Il borgo di Civita di Bagnoregio
Altro che città che muore, Civita di Bagnoregio è più viva che mai. E i numeri lo confermano. Boom di presenze per il weekend di Ferragosto, con cifre da capogiro. In tre giorni, infatti, sono state 25 mila le persone che hanno attraversato a piedi il lunghissimo ponte sospeso per arrivare alle porte del più famoso borgo d’Italia.
“I paganti sono stati circa 12.500 – sottolinea il sindaco Francesco Bigiotti – ma i visitatori totali il doppio. Non potevamo chiedere di meglio, se si pensa che più della metà erano stranieri. Inglesi, francesi, tedeschi. Ma soprattutto cinesi e giapponesi. La fama di Civita di Bagnoregio sta abbattendo ogni tipo di confine naturale e culturale, arrivando fino all’oriente. La sua struttura, la sua storia, il suo innegabile fascino stanno letteralmente conquistando il mondo”.
E si vede. Il successo migliora di anno in anno: dal 2014 al 2016, infatti, è stato registrato un costante aumento di curiosi. Tre anni fa “solamente” 5.800 persone hanno scelto la città che muore come meta turistica del giorno delle feriae augusti. Nel 2015 si è arrivati a 9.000, fino al record assoluto dello scorso weekend.
“Sono numeri che rendono me e tutta l’amministrazione fieri del lavoro che stiamo svolgendo. Un lavoro che punta alla riqualifica e alla riscoperta del borgo – prosegue il primo cittadino – Fa strano vedere come sempre più famiglie scelgano Civita come meta anche nei periodi più caldi. Fino a poco tempo fa, i turisti arrivavano nelle giornate nuvolose, quando andare in spiaggia era praticamente impossibile. Oggi, con il sole, il caldo, sono qui: un’inversione di tendenza che ci fa ben sperare nel futuro”.
Nicola Zingaretti con il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti
Un futuro che guarda soprattutto alla regolamentazione dei flussi. “Fino ad ora non ci sono stati problemi: abbiamo aumentato il numero di posti auto, reso più efficienti i servizi igienici e accoglienti bar e ristoranti – ancora lui – Nel weekend di Ferragosto, la situazione era sotto controllo. Ma se, come ci auguriamo, i numeri continueranno ad aumentare con questo ritmo bisognerà prendere provvedimenti. Sempre nel rispetto del nostro amato borgo, sarà necessario ottimizzare ogni tipo di servizio per la gente, perché la qualità deve essere messa sempre al primo posto”.
E allora il pensiero va ad un ulteriore ampliamento dei parcheggi e al potenziamento di ogni servizio, dai centri informativi alle strutture d’accoglienza, passando per la ristorazione.
“La miglior pubblicità che possiamo fare al borgo è quella del passaparola – conclude Bigiotti – un visitatore soddisfatto è un visitatore affezionato. Tornerà. E noi, saremo qui ad aspettarlo”.
