02052024Headline:

La sconfitta dell’Isis non fermerà i terroristi

Paolo D'Arpini "legge" la situazione militare in chiave politica

isisOra persino gli organi del potere costituito iniziano a parlarne. La guerra in Siria si sta concludendo con la sconfitta dei tagliagole ed una volta completata l’operazione dove andranno tutti i desperados provenienti da varie parti d’Europa e sbarcati in Siria per combattere contro Assad? Torneranno da dove sono venuti e continueranno a fare il loro mestiere?
L’allarme terroristi di ritorno è stato lanciato addirittura dai servizi segreti USA e quindi è “ufficiale” (altrimenti i mass media non l’avrebbero mai divulgato). Ecco qui che i governi occidentali dopo aver favorito e finanziato l’emigrazione di muslim assatanati per mandarli a “liberare” la Siria dall’odiato “dittatore” Assad (come già fecero contro gli spaccamarroni talebani dell’Afganistan, il fastidioso rais iracheno Saddam e il disprezzato colonnello Gheddafi in Libia, etc.) ora il rigurgito gli torna in bocca. Poveri governi occidentali: non hanno digerito la minestra da loro stessi cucinata.
Ma bisogna sempre sospettare delle ragioni per cui  addirittura l’FBI e la CIA informano che “con la sconfitta dell’ISIS e la soppressione dello Stato Islamico i terroristi torneranno in Europa, e gli attentati aumenteranno”, sembra un annuncio rivelazione ma è già tutto predisposto da tempo. La spiegazione della confessione “intelligente” è semplice, si vuole creare ulteriore allarme nella popolazione distratta dai pokemon e dalle partite di pallone, in modo da far desiderare ai “benpensanti” che l’Isis non sia sconfitto ma resti indisturbato là dove si trova,  dove i musulmani fondamentalisti  hanno già una loro casa e non dovranno quindi tornare in Europa a vendicarsi….
Sì, meglio aiutare i tagliagole a restare in Siria ed in Iraq. Ed è esattamente quello che già stanno facendo le forze “democratiche” coalizzate di USA, Francia, Inghilterra, Turchia, etc. (leggi NATO) con l’aiuto economico dei petrolieri dell’Arabia Saudita, Qatar e di altri emirati ed ovviamente sotto l’occulto comando supremo (ma sempre più evidente) di un grande manovratore che opera da dietro le quinte. Trattasi di uno stato teocratico di “eletti” insediatosi in Medio Oriente…  Ed avrete già compreso quale stato intendo significare…
Paolo D’Arpini
Portavoce di European Consumers Tuscia

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