02052024Headline:

“Un concerto che ripaga la sveglia pesante”

La giornalista Anna Rita Principi ci racconta l'evento mattutino di Vico

Uno scatto del concerto al lago

Uno scatto del concerto al lago

Abbiamo presentato ieri, su queste colonne, il doppio evento che si è tenuto nella deliziosa Riserva del lago di Vico. Di tutta risposta in redazione ci è giunta inaspettatamente la recensione del concerto mattutino. Ve la proponiamo integralmente. E ringraziamo la collega Anna Rita Principi per quanto segue.

La mia scelta di una vacanza nella Tuscia proprio stamattina mi ha ripagato ampiamente per l’esperienza di assistere al Concerto del mattino all’interno della Riserva naturale del lago di Vico. Persino l’inconveniente di doversi alzare di buon ora per raggiungere il punto di incontro, viene ripagato dal vivere un evento davvero unico, condiviso con tante altre persone, di quelli che lasciano nell’anima un’impronta da riportarsi a casa e a cui ripensare, come attimo di sollievo, nelle tante ore di prossimo lavoro frenetico e stancante.
E dunque, grazie al personale del parco che ha contribuito alla realizzazione di questo evento. Portare la musica nel parco significa portare la musica dove ogni altro linguaggio – se non quello della natura – sa esprimersi; qui è la sala del concerto con un’ acustica perfetta, ma fatta di faggi centenari; non ci sono che suoni e desiderio di serenità.
Arrivano da lontano le note di una tromba, poi flauto, arpa e violino che raccontano armonie uniche che si fondono con i profumi del bosco. La dolcezza dei suoni degli strumenti sembra creare una vibrazione armonica con il silenzio e l’ambiente, qui l’acuto di un flauto suona come il cinguettio degli uccelli; l’arpa richiama lo scorrere delle acque, leggero come una barca che si apre la rotta sul lago toccato dalla luce del mattino che avanza davanti ai nostri occhi. La luce aumenta filtrando tra i faggi, mentre il bosco e le note di Vivaldi ci raccontano la primavera. Non si può che amare questi boschi sacri e in questi boschi il silenzio in contrappunto con gli strumenti e questa musica perfetta.
A concerto concluso ho il rammarico che sia già finito, che non possa rivivere ancora delle emozioni così forti e provo solo infinita gratitudine per tutti coloro che si sono adoperati a questa realizzazione a cominciare dagli eccellenti musicisti: Desire Scuccuglia alla spinetta; Anna Maria Salvatori al violino; Dafne Paris all’arpa; Samuel Casale al flauto; Nicola Pecorelli al flicorno.
Mi auguro che questa Riserva torni a far parlare di sé in questi termini, che possa accogliere ancora eventi come questo che sanno entrare tra i faggi e nei boschi con cautela e rispetto ma coniugando natura e arte ai massimi livelli per una gioia che resterà e che si vorrà rivivere in questi stessi luoghi negli anni a venire.
Grazie a tutti di vero cuore.

Anna Rita Principi
(giornalista – Fermo)

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