02052024Headline:

Cittadinanza onoraria all’Aldebaran

Oggi, in Sala d'Ercole, la consegna dell'onorificenza al 3° Reos dell'Aves

Il colonnello Andrea Di Stasio, comandante dell'Aldebaran

Il colonnello Andrea Di Stasio, comandante dell’Aldebaran

Il loro motto è “Durabo”, cioè “Resisterò”. Un marchio di fabbrica, un brand (come si dice adesso) che racchiude in sé la missione che questi militari sono chiamati ad espletare sia nell’ambito delle forze armate che in quello più ampio del sostegno ai cittadini. Sono gli uomini del 3° Reos (Reggimento elicotteri operazioni speciali), reparto di massima specializzazione dell’Aves, la cui presenza è intimamente legata a Viterbo. Oggi alle 14,30, dopo il voto unanime di qualche mese fa, in Sala d’Ercole, abituale sede del consiglio comunale, sarà conferita la cittadinanza onoraria all’Aldebaran (questo il nome del reparto con riferimento alla stella più luminosa della costellazione del Toro). Un’onorificenza che non è solo l’attestazione formale della stima e dell’affetto di cui tutti gli uomini dell’Aviazione dell’Esercito godono, ma soprattutto l’ulteriore dimostrazione del legame forte tra i baschi azzurri e la città che da sempre li ospita.

Il generale Bettelli, comandante dell'Aves

Il generale Bettelli, comandante dell’Aves

Il 3° Reos Aldebaran è composto da personale ad elevato grado di specializzazione, particolarmente addestrato ed equipaggiato per operare in ogni tipo di contesto, anche il più disagiato. Numerosi gli impieghi per interventi in operazioni di anti terrorismo o in azioni di supporto ad altre forze militari, ma va anche sottolineata l’utilizzazione in operazioni per così dire “civili”. Tra qualche giorno, infatti, elicotteri del Reos saranno impiegati nelle zone del Lazio colpite dal devastante terremoto del 24 agosto. Inoltre, non va dimenticato il sostegno indiretto che si concretizza quando gli uomini del Reos compiono il normale addestramento nei cieli della Tuscia anche in orario notturno: come sottolineato in altre occasioni, spesso basta solo il rumore degli elicotteri ad impedire che malintenzionati possano agire di notte in zone isolate.

I ragazzi dell'Istituto Leonardo da Vinci in visita all'Aves

I ragazzi dell’Istituto Leonardo da Vinci in visita all’Aves

A consegnare il riconoscimento nelle mani del comandante, colonnello Andrea Di Stasio, il sindaco Leonardo Michelini. Prevista la presenza del comandante dell’Aves, generale Antonio Bettelli, e della madrina del Reggimento Rossella Mattiassi Caruso, oltre che di ufficiali, sottufficiali e militari del reggimento, accompagnati dalle proprie famiglie, a suggellare il forte senso di appartenenza che lega l’istituzione militare al territorio. Va ricordato anche che, nel mese di maggio, analoga onorificenza era stata conferita al 3° Reos da parte dell’amministrazione comunale di Vitorchiano. Un comune sentimento di appartenenza, di condivisione e integrazione testimoniato pure dalle numerosissime visite effettuate dalle scuole della Tuscia nella struttura dell’aeroporto Tommaso Fabbri dove i giovani studenti hanno la possibilità di conoscere da vicino i segreti di un’attività affascinante come quella dei piloti e dei tecnici che operano sugli elicotteri.

L'elicottero CH 47 F, il velivolo più evoluto utilizzato dall'Aves

L’elicottero CH 47 F, il velivolo più evoluto utilizzato dall’Aves

Va sottolineato infine come questo prestigioso traguardo, raggiunto in poco tempo del 3° Reos, premia l’operato degli uomini e delle donne che compongono il reggimento: sono loro il vero motore con un impegno volto ad accrescere il senso di protezione e sicurezza nella comunità, divenuti ormai indispensabili a seguito degli eventi recenti. Onore, coraggio, umanità e professionalità sono le parole d’ordine con le quali quotidianamente gli uomini dell’Aldebaran e, più in generale, tutti i militari dell’Aves lavorano al servizio dell’Italia e dei suoi cittadini, in particolari i viterbesi. Sentimenti e valori che è impossibile non condividere.

 

 

 

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