02052024Headline:

Gli studenti del Savi all’e-Tourism

L'offerta dell'istituto per gli alunni, in line con la "quarta rivoluzione industriale"

Gli alunni del Savi a Roma per e-Tourism 2017

Gli alunni del Savi a Roma per e-Tourism 2017

Il futuro del turismo passa da internet e dalle nuove tecnologie, sempre più spesso si utilizzano app e strumenti informatici per prenotare alberghi o sapere quali appuntamenti culturali ci sono nelle città che si vogliono visitare, insomma anche il settore turistico si sta trasformando ed evolvendo verso nuove forme di offerta e di lavoro. Lo sanno bene gli studenti del Paolo Savi di Viterbo che hanno partecipato ad un importante incontro nella Capitale. Si è svolta, infatti, a Roma la giornata italiana nell’ambito della Conferenza Internazionale di “e-Tourism Enter 2017” un appuntamento di notevole rilievo, occasione unica di incontro, riflessione e dibattito sugli sviluppi del turismo digitale, cui hanno partecipato alcuni alunni rappresentanti della sezione turistica dell’Istituto “Paolo Savi” di Viterbo. Studentesse, in particolare, che hanno definito l’esperienza molto positiva perché fonte di riflessione e curiosità verso le più nuove, disparate applicazioni tecnologiche al mondo del turismo, un settore in cui, a breve, loro stesse si troveranno ad operare.

Molte le tematiche affrontate, con vari interventi e proposte: ciò che è emerso attraverso numerose e qualificatissime relazioni, è stato che il settore del turismo deve realizzare di trovarsi nella “quarta rivoluzione industriale”, in cui i posti di lavoro ad esso connessi e come li conosciamo oggi saranno presto obsoleti, mentre parallelamente, occorrerà inventare nuove professioni, piattaforme collaborative, strumenti informatici capaci di anticipare e sollecitare la curiosità per una qualsiasi destinazione turistica, in una costante ricerca creativa.  Proprio questa consapevolezza di vivere la quarta rivoluzione industriale fa sì che l’Istituto “P.Savi” stia superando la visione di un apprendimento come semplice trasmissione di conoscenze ma, con saggia ed oculata “contaminazione”, mette gli studenti in ambienti innovativi di apprendimento, che non sono solo uscite esterne o conferenze a cui ci si era e spesso si è abituati, ma concrete proposte di nuove modalità per acquisire competenze.

Il turismo digitale

Il turismo digitale

Già metodologie consolidate stanno dando risultati lusinghieri: percorsi come quelli per il conseguimento di certificazione l’EUCIP (European Certification of Informatics Professionals) che fornisce allo studente il bagaglio della lingua inglese tecnica; o la modalità aziendale di porsi di fronte ad un qualsiasi problema per trovarne la più giusta soluzione; o l’uso di strutture e mezzi come ERP (Enterprise Resource Planning) che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda o meno avanzati come classroom, fino a far realizzare a studenti eventi turistici, in cui applicare tecniche e creatività. Ciò che conta, però, non è solo saper usare la piattaforma elettronica Arduino, saper realizzare una APP o essere capaci di misurare flussi o risolvere problematiche aziendali, quello che viene proposto al “P.Savi” a tutti gli studenti – come accaduto per la recente frequenza di alcuni di essi alla Conferenza internazionale di e-Tourism – è soprattutto lo stimolo a vivere il percorso scolastico con interesse e curiosità o come ci raccontava Plutarco “La mente non ha bisogno come un vaso di esser riempita, ma piuttosto come legna di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso della ricerca , e un forte amore per la verità”.

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