15102024Headline:

La dignità femminile e il naked sushi

Arriva anche in Italia la degradante pratica giapponese

Una donna "vassoio"

Una donna “vassoio”

Apre a Bologna l’ennesimo ristorante che offre la possibilità di consumare il pasto, a base di sashimi o sushi, sul corpo di una ragazza. Questa pratica, conosciuta meglio come “body sushi”o “naked sushi” nasce in Giappone per poi sbarcare nei ristoranti di lusso statunitensi e inglesi. L’usanza giapponese imponeva una preparazione della geisha lunga e laboriosa: la donna servizievole, meglio dire schiava, veniva sottoposta ad ore di addestramento durante le quali era impossibile muoversi. I peli pubici venivano rasati, e solo dopo un bagno di un’ora e mezza, seguito da una doccia fredda, si era pronti a diventare un vassoio erotico vivente.

Oggi, anche in Italia, leggi sanitarie permettendo, è possibile mangiare su pelle umana: alla ragazza in questione, però, vengono coperte le parti intime con un adeguato perizoma e i seni vengono nascosti da foglie opportunamente selezionate. Chiamando il ristorante Lokura, in questione, veniamo a sapere da Fabio, che è possibile prenotare questo servizio per cene di lavoro. La modella viene opportunamente selezionata tramite agenzia, perché, deve rispettare i canoni di bellezza, che poi fanno digerire il prezzo della cena. Per una cena completa, Fabio informa che con 100 euro a testa si beve, si mangia e si ha pelle giovane, elastica, su cui appoggiare le labbra. Questa pratica accende, naturalmente, lo spirito di molte donne e femministe che vedono in questo servizio l’ennesima mercificazione del corpo di questa donna e delle donne in generale. Basta pagare e su una donna ci si può fare di tutto, persino sbavare.

Ma se i ristoranti offrono questa rarità, significa che c’è una richiesta, che il proprietario mi dice essere sia maschile che femminile, e agenzie di mediazione che cercano, e poi trovano, donne che si prestano a tale consumo. Senza i corpi delle donne sarebbe possibile fare una cena in questa maniera? No. Quindi la prima domanda che sorge spontanea è perché queste bellissime ragazze si prestino a farlo? Forse è proprio vero che i soldi comperano tutto? E la risposta mi pare ovvia. La coscienza si costruisce come l’identità. Non è detto che ogni donna sulla faccia della terra abbia avuto la possibilità di meditare o confrontarsi sul fatto, che facendo questo mestiere, si alimenta e si stimola l’universo maschile a vedere la donna come un oggetto da prendere, consumare e, se ti va, ammazzare.

Emanuela Dei

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da