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A Civita Castellana tira aria di Carnevale

Attesa per la manifestazione organizzata dagli "Amanti del Carnevale civitonico"

Uno dei carri del Carnevale del 2016

Uno dei carri del Carnevale del 2016

A Civita Castellana il 17 gennaio sono iniziati i festeggiamenti dell’evento più allegro e colorato dell’anno: il Carnevale. O puccio è arrivato in piazza Matteotti e nelle cucine delle case dei civitonici già si respira un’aria carnevalesca con le specialità tipiche del paese: le frappe, strisce di pasta dolce fritte nell’olio bollente, gli scroccafusi, castagnole di pasta dolce fritte e condite con il miele e i frittelloni, sottili diaframmi di pastella passati velocemente in padella ed incaciati in abbondanza con formaggio o pecorino. I gruppi dei carri allegorici stanno terminando i lavori già iniziati a fine estate e le sarte stanno cucendo i fantasiosi e colorati vestiti. Chi da strega, chi da farfalla, chi da quello che trova in soffitta, chi dal suo idolo o eroe preferito, ognuno sta creando la sua maschera. Bambini, giovani e adulti, tutti sono pronti a scendere in pista e a fare festa.

La prima sfilata si svolgerà il 19 febbraio a partire dalle 14,30 da piazza della Liberazione fino a piazza Matteotti. In questo carnevale sono ventidue i carri allegorici pronti ad esibirsi lungo i due chilometri del percorso per incantare gli spettatori. Le persone iscritte ai gruppi sono circa duemila e impossibili da contare quelle che improvviseranno una costume o ricicleranno i vestiti degli anni passati per unirsi al serpentone di luci, colori e musica che per tutto il pomeriggio travolgerà gli spettatori in un’atmosfera entusiasmante. ”L’associazione Amanti del Carnevale civitonico” ha dato un nome originale all’evento del 2017: Carnevale internazionale e solidale. Internazionale perché il primo appuntamento si aprirà con una coreografia dei ”Los Adoquines de spartaco”, la murga romana, un fenomeno ripreso dal carnevale di Buenos Aires, nata a Roma nel 2009 che accompagnerà la tradizionale banda civitonica la ”Rustica”, gruppo folcroristico dal 1956 che trasforma gli oggetti inusitati in strumenti musicali originali e inconsueti. Solidale perché il paese ospiterà la banda ”Città di Accumoli” nella seconda sfilata che si terrà il 26 febbraio.

Il rogo di O Puccio del 2016

Il rogo di O Puccio del 2016

Il carnevale più famoso della Tuscia si concluderà martedì grasso con la terza sfilata e a seguire la premiazione dei vincitori in piazza Mattoetti e il Rogo del Puccio che chiuderà definitivamente i festeggiamenti. Il Carnevale nel territorio falisco ha radici storiche e culturali antichissime, ma non si hanno notizie sicure al riguardo, o meglio nessuno ne è ancora venuto a conoscenza. L’unica cosa certa e indiscutibile è la tradizionale apertura del carnevale civitonico caratterizzata dall’ospite d’onore che ogni anno è la vera star della festa: O Puccio. Il re del carnevale, viene realizzato dal ”Groupe in Art’è”, un’associazione di Civita Castellana che inizia i lavori a fine estate e si impegna nella riuscita del simbolo. La figura è ispirata a situazioni contingenti ed il pupazzo di cartapesta, panciuto e paffuto troneggia nel suo fantasioso regno dei bagordi e di baldoria sulla piazza del Comune. Se è vero che la celebrazione del carnevale ha origini antichissime e rappresenta il rovesciamento dell’ordine, un rinnovamento simbolico durante il quale il caos prende il sopravvento, Civita Castellana racchiude il senso originario di questa festa antica. Il carnevale è un momento unico per uscire dal proprio personaggio e prendere le sembianze di qualcun altro, il divertimento sta nella musica, nei carri allegorici originali e creativi di cartapesta, nel ballare, nel cantare e stare insieme. Il carnevale non ha età, è una tradizione di cui i civitonici non possono fare a meno.

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