03052024Headline:

Gli alpini di Viterbo ricordano Don Gnocchi

Le penne nere viterbesi hanno celebrato il 61esimo anniversario della morte

Una cerimonia raccolta quella celebrata da don Emanuele Germani e dal cappellano militare di presidio don Cosimo Monopoli, voluta dal Gruppo Alpini Viterbo, guidato da Franco Barillà, della sezione di Roma “U. Ricagno” in ricordo

Gli alpini con il parroco

Gli alpini con il parroco

del beato don Carlo Gnocchi, nel 61° anniversario della sua morte e delle penne nere viterbesi “andate avanti”.  Ad animare la messa il Coro Malga Roma.

Caduta nella prima giornata di Quaresima, la messa è stata l’occasione per unire, nell’omelia di don Cosimo, le parole del Vangelo sulle tentazioni di Satana alla reazione di Gesù e di don Gnocchi, entrambe pensate all’indicazione della giusta via e all’aiuto degli altri. “Isolarsi dall’egoismo scaturito nel rapporto con le cose, e don Carlo ha indicato la via come educatore – ha spiegato il cappellano militare -; il rapporto con Dio, che cresce anche in scelte coraggiose come quella di rischiare la propria vita in guerra per sostenere gli alpini; il legame con le persone, evitando Satana che vuole dominare, insegnando la libertà, senza pretendere che l’altro impari necessariamente. Don Gnocchi ha messo la sua vita al servizio degli altri, prendiamo la sua vita come esempio”.

Alla celebrazione hanno presenziato il presidente della Sezione Roma, Alessandro Federici, soddisfattissimo della giornata per cui ha ringraziato pubblicamente il capo gruppo Barillà, il consigliere Ana Antonello Di Nardo, emozionato per aver di nuovo visitato la “sua” Scuola Allievi Sottufficiali Esercito, l’assessore Barelli, che ha sottolineato l’impegno degli alpini in servizio impegnati a portare pace e quelli in congedo sempre pronti per gli altri, le associazioni combattentistiche d’arma e gli alpini viterbesi e di altre sezioni.

Dopo la cerimonia il Coro Malga Roma, diretto dal maestro Ermanno Testi, ha presentato tra gli applausi i più famosi e bei canti alpini, portando un’atmosfera unica, specie nell’esecuzione del Piave. Al loro fianco, già ascoltato nel “Silenzio” durante la messa, anche un fuori programma alla tromba, eseguito da un bersagliere, il ben augurante vincerò del “Nessun dorma”, tratto dalla Turandot di Puccini.

Gli alpini ''in azione''

Gli alpini ”in azione”

 

La mattinata era iniziata con la visita al III Reos dell’Aviazione, gentilmente concessa dal Gen. Div. Antonio Bettelli, e il pranzo alla mensa della Scuola Allievi Sottufficiali Esercito, Gen. B. Gabriele Toscani De Col. Ad entrambi il ringraziamento del Gruppo Alpini Viterbo.

Durante la messa è stata effettuata la raccolta fondi per la cittadina di Accumoli, un primo passo verso la realizzazione di una struttura polifunzionale nei pressi del Santuario delle Madonna delle Coste.

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