03052024Headline:

I musicanti di Brema e la nostra melodia interiore

In bocca al coccodrillo

“I bambini non ricorderanno se la casa era lustra o pulita, ma se leggevi loro le favole”. Questa frase, che il coccodrillo ha sempre trovato molto buona da gustare come antipasto, racchiude il vero piacere della lettura per un bambino: la possibilità, seppure temporanea, di condividere con gli adulti un mondo di fantasia, in cui si entra solo su invito e si soggiorna con orecchio attento e occhi affamati, rivolti ai personaggi, alla loro storia e all’immancabile lieto fine.

Il coccodrillo non ricorda la sua vita senza un libro da qualche parte: quando era piccolo, si divertiva a osservare le grandi librerie di casa, in particolare quella della mamma e quella del papà. Ebbene sì, a casa dei genitori del coccodrillo ancora oggi c’è la libreria della mamma e c’è la libreria del papà. E poi ci sono i libri nella cassapanca, quelli sui ripiani, quelli nella vecchia cameretta, quelli sui comodini, quelli sul tavolino del soggiorno. Il coccodrillo non ha mai potuto pensare alla sua vita senza carta da odorare e parole da leggere e quindi anche la sua casa è diventata pian piano una biblioteca. Poco pretenziosa, ma ricca di titoli.

Del resto il nostro alligatore ha iniziato a leggere con gli occhi e la voce dei suoi genitori, che gli hanno letto per tante sere e ogni sera, una favola diversa e ricca di colpi di scena. E questa settimana i protagonisti di una delle fiabe del passato sono venuti a reclamare un posto d’onore nella rubrica settimanale del coccodrillo. Un asino, un cane, un gatto e un gallo si sono presentati all’improvviso di fronte alla porta di casa, improvvisando un breve stacchetto musicale. Lo straziante concerto dedicato al nostro amico lo ha svegliato nel cuore della notte e lo ha condotto davanti a un curioso quartetto di animali anziani. Eccoli, in tutta la loro fiera ingenuità. Ecco a voi “I Musicanti di Brema”. Questa favola è stata narrata così tante volte al coccodrillo che ancora adesso la sua mente ricorda i colori vividi del piumaggio del gallo, la coda spelacchiata del gatto, la faccia generosa del cane e il buffo grugno dell’asino. Il coccodrillo sente ancora l’odore delle pagine, ammira la disposizione dei paragrafi e osserva ogni passaggio di una storia che ha molto da insegnare. I fratelli Grimm, famosissimi autori della fiaba di cui stiamo per raccontarvi la trama, ci conducono in Germania, in uno sperduto paese di campagna. Un asino, un cane, un gatto e un gallo abitano in quattro diverse fattorie: non si conoscono fra loro ma tutti sono accomunati dalla stessa triste sorte. Sono anziani, sono diventati inutili e perciò meritevoli di morire. L’asino non porta più peso, quindi rischia di essere ucciso. Il cane non è più in grado di cacciare, perciò fugge dal padrone che lo vuole eliminare. Il gatto preferisce godere del calore di una stufa piuttosto che trascorrere la giornata a cacciare topi e la sua padrona, per questo motivo, ha tentato di annegarlo. Il gallo è cresciuto al punto giusto per essere trasformato in brodo. Quattro rottami, insomma. Ma non sottovalutate la forza che riescono a mostrare proprio quando tutto sembra perduto. Per un caso del destino, si incontrano e decidono di andare insieme a Brema, in Germania, a tentare la sorte come musicisti nella banda della città. Riusciranno a diventare un gruppo famoso? La risposta è no. Terranno un concerto in città ottenendo gli applausi della folla? Ancora una volta no. Ma faranno molto di più. Mostreranno e dimostreranno che non è la vecchiaia, condizione solitamente ritenuta sfavorevole, a rendere deboli. I quattro infatti, durante il loro cammino, scorgono una casa e spiano alcuni briganti seduti a una tavola riccamente imbandita. Essendo affamati, pensano di metterli in fuga per poter avere del cibo: così, dopo essersi appoggiati l’uno sulla schiena dell’altro fino a formare un’animalesca piramide, intonano il più bizzarro e assordante concerto che si sia mai sentito. I briganti pensano che la casa sia infestata da fantasmi e fuggono via spaventati. Gli animali allora entrano, si rifocillano con il cibo e decidono di fermarsi per la notte. Ma, quando cala l’oscurità, uno dei malviventi fa ritorno, pronto a rivendicare il possesso della dimora. Ed è a quel punto che i nostri musicanti si riveleranno dei veri e propri eroi. Non possiamo svelarvi il sorprendente finale, ma vi assicuriamo colpi di scena e risate. E a voi, che siete adulti, assicuriamo anche molto più di un lieto fine: vi diamo la certezza che c’è sempre la possibilità nella vita di rimescolare le carte in tavola, di ribaltare qualsiasi partita data per persa, di raggiungere la vetta di qualunque montagna. Troppo spesso ci lasciamo sopraffare dagli altri e dai giudizi che ci minacciano come nuvole cariche di tempesta e finiamo per trovarci inzuppati da un acquazzone che abbiamo scatenato noi stessi. Ci lasciamo mortificare e caricare, come asini, di pesi che a volte nemmeno ci appartengono. E ci colpevolizziamo perché ci sembra di aver perso la nostra natura come se fossimo gatti inetti e incapaci. Ma sulla strada della nostra Brema incontriamo sempre uomini che abbiamo già conosciuto lungo il nostro cammino: si presentano con un altro aspetto, ma ci pongono di nuovo di fronte alle sfide che pensavamo di non poter affrontare. Ed è in quel momento che ci riveliamo i migliori musicanti della nostra melodia interiore, quella che davvero fa vibrare le corde della nostra anima.

I musicanti di Brema
Jacob e Wilhelm Grimm

Consigliato ai migliori concertisti di se stessi che hanno smarrito il proprio spartito.

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