“L’incontro c’è stato, ma nulla di concreto ne è venuto fuori. La situazione rimane invariata” questo il riscontro del segratario generale Uil Elvira Fatiganti in merito all’incontro tra il presidente della Tuodì, Faranda, e i sindacati. Si parla di 4mila dipendenti e ben 400 punti vendita dislocati in tutta Italia.
120 sono i lavoratori, invece, che tremano nel Viterbese: “Si è parlato, in caso di vendita, di garantire una continuità lavorativa ai dipendenti che hanno indetto uno sciopero di quattro ore e il volantinaggio nei giorni passati. Ma essendo così tanti i locali, questo, potrà realizzarsi solamente con una vendita ‘spezzatino’. Se i privati acquistassero i singoli punti sarebbe più facile la realizzazione di questa idea”.
Eppure sono contrastanti le parole dell’amministrazione: da una parte i piani di emergenza ma dall’altra “ci hanno promesso che dal 17 luglio – conclude la Fatiganti – tornerà la rifornitura. Però, vediamo se sarà realmente così, i sindacati rimangono comunque in allarme”. Intanto è stato chiesto un incontro con il ministero dello sviluppo economico per risolvere la delicata situazione.