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Giannichedda: ”Era difficile entrare nella testa dei calciatori e sono andato via”

L'ex allenatore della Viterbese racconta la sua vita a Di Marzio e parla della breve parente

Ha parlato a cuore aperto, ai microfoni del giornalista sportivo Gianluca Di Marzio, l’ex allenatore della Viterbese Giuliano Giannichedda. Giocatore della Lazio, della Juventus e, per poco più di una settimana, alla guida della panchina gialloblù. Arrivato in un periodo difficile, dopo l’esonero di Stefano Sottili, non è riuscito a racimolare nessuna vittoria. E dopo tre partite è tornato il tecnico toscano che dopo la pausa estiva, guidata da un Giovanni Lopez poco convincente, ha nuovamente preso in mano le redini della situazione.

Giuliano Giannichedda, invece, nel raccontare la sua vita professionale si è soffermato anche sulla sua parentesi laziale nonostante sia stata piuttosto breve. ”Era una buonissima squadra – commenta l’allenatore – e per me fu una vera e propria scommessa. Quando sono arrivato si giocava ogni tre giorni, era difficile entrare nella testa dei calciatori, avendo queste sensazioni le ho comunicate e sono andato via”. Una difficoltà che anche oggi sembra non dare pace alla Viterbese.

Giannichedda, quest’estate, ha ricominciato dalla Pro Piacenza che il 12 novembre lo ha esonerato dopo la sconfitta nel derby con il Piacenza

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