02052024Headline:

Cade e muore, ”al sollevatore mancava un bullone”

Cade e muore, ''al sollevatore mancava un bullone''

”Al sollevatore manca il fermo di un dado, un bullone. Ecco perché il braccetto che tiene le imbracature si è staccato”. Non ha bisogno di una perizia tecnica il giudice Elisabetta Massini per capire cosa non vada nell’attrezzo usato all’interno della casa di riposo Nicolai Ferri Fratini di Caprarola, dove nel luglio del 2013 cadde e morì un’anziana ospite.

Imbracata da un’assistente e da un’inserviente, la donna non autosufficiente sarebbe caduta a terra, battendo la testa, dopo che la maniglia del sollevatore avrebbe improvvisamente ceduto. ”Per colpa di un bullone mancante”, come lo stesso giudice ha potuto verificare ieri mattina, durante l’udienza per omicidio colposo a carico della legale rappresentante della struttura.

Il sollevatore, portato in aula, come già annunciato ad aprile, non avrebbe retto al peso della donna, durante gli spostamenti per la cena, perché mancante di un bullone fondamentale. Lo stesso che sarebbe stato visto a terra da uno dei carabinieri intervenuti subito dopo la caduta.

La donna, dopo il forte colpo alla testa, venne trasportata in ospedale: morì dopo pochi giorni di agonia.

L’imputata è difesa dall’avvocato Cinzia Luperto, mentre si sono costituiti parti civili le nipoti della vittima, assistite dall’avvocato Vincenzo Petroni.

Alla prossima udienza di fine giugno, l’esame dell’imputato e la discussione.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da