02052024Headline:

Lo denuncia per stalking e violenza sessuale ma è incapace di intendere e di volere

Il giovane è stato sottoposto a perizia psichiatrica nell'infermeria del tribunale

FABRICA DI ROMA – (b.b.) Più e più volte la avrebbe seguita e aspettata sotto casa fino, in un’occasione, a suonare al citofono per chiederle di raggiungerlo. ”Scendi che ti devo scopare” le avrebbe detto, finendo così in caserma con una denuncia per stalking e violenza sessuale.

Da lì, per il giovane di Fabrica di Roma, si sono aperte le porte del tribunale: ieri mattina una nuova udienza a suo carico. Difeso dall’avvocato Alessandra Vittori, il ragazzo è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica all’interno dell’infermeria del Palazzo di Giustizia. Una scelta obbligata da parte dei giudici del collegio dal momento che in passato più volte si sarebbe sottratto all’esame specialistico.

L’incontro con la psichiatra è andato avanti per circa un’ora: ”L’uomo è totalmente incapace di intendere e di volere – ha poi spiegato la dottoressa al tribunale – ha una percezione distorta della realtà ed è inconsapevole della propria situazione psichiatrica”. Per questo non sarebbe stato in grado, neppure al momento dei fatti, di capire il significato delle proprie azioni e di scindere il giusto dallo sbagliato.

Secondo la vittima, gli episodi risalirebbero al gennaio e al febbraio del 2018 quando il giovane la avrebbe importunata pesantemente fino a costringerla a chiedere aiuto alle forze dell’ordine, che ieri però in aula hanno spiegato: ”Sono mesi che si è tranquillizzato. Vive la sua vita senza disturbare nessuno: è tornato da poco dalla Svizzera dove ha lavorato come giardiniere da un suo cugino. E ora lavora saltuariamente in paese”.

Acquisita la perizia della psichiatra, si tornerà in aula tra poco più di una settimana per la discussione.

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