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La madre è morta, ma per un anno continua a prendere la sua pensione

La donna è finita a processo per indebita percezione ai danni dello stato

Per un anno, dal maggio del 2014 al maggio del 2015, si sarebbe dimenticata di comunicare all’Inps la morte della madre e per tutto il periodo avrebbe continuato a prenderne la pensione.

Per questo, una donna di Viterbo è finita a processo davanti al collegio del tribunale di via Falcone e Borsellino con l’accusa di indebita percezione di erogazione ai danni dello stato.

Per dodici mesi, compresa la tredicesima, avrebbe continuato a percepire i soldi che l’Inps versava a favore della madre, ormai defunta: un danno all’istituto nazionale di previdenza sociale che ammonterebbe a circa 19mila euro.

Solo nel luglio del 2015, la donna avrebbe poi deciso spontaneamente di comunicare agli uffici Inps l’avvenuto decesso della madre.

”All’epoca non c’era ancora la comunicazione telematica da parte degli uffici anagrafe del Comune – ha spiegato l’ex direttore dell’Inps di Viterbo, il dottor Danilo Siddi – spettava ai parenti indicare il decesso”.

La donna, finita ora nei guai, avrebbe anche proposto di restituire l’intera somma indebitamente percepita, pagando sei rate da oltre 3000 euro l’una. ‘’Ma ancora non sarebbe stato versato nulla’’ ha proseguito l’ex direttore.

Il processo a suo carico riprenderà il 14 luglio: tra i testimoni da sentire anche il figlio.

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