02052024Headline:

”Noi, cooperative del mondo cattolico escluse dai tavoli Covid in Regione”

''Nostro diritto e dovere partecipare''

Cooperative del mondo cattoliche escluse dai tavoli regionali sull’emergenza Covid.

E’ quanto denuncia in una lettera Maria Pia Di Zitti, presidente dell’Unci, l’Unione nazionale delle cooperative italiane. Si tratta di una realtà che nel Lazio conta 907 imprese associate, attive e appartenenti a tutti i settori produttivi, ivi compreso quello del sociale. Molte di esse hanno sede e operano nel Viterbese. Destinatari della missiva: il presidente Nicola Zingaretti, l’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Troncarelli.

”Desta notevole perplessità – sta scritto – che proprio in un momento particolare qual è quello che stiamo vivendo, dove è ancor più necessario agire con unitarietà d’intenti e lavoro congiunto, la Regione Lazio precluda alla scrivente si essere parte attiva nel dialogo istituzionale e di collaborare per affrontare insieme il pesante stato di emergenza che interessa il tessuto socio-economico e produttivo della nostra Regione, per sostenere l’occupazione, il reddito, le imprese, il welfare, le famiglie, i cittadini”.

L’ultimo sgarbo risale a martedì scorso, quando l’Unci non è stata convocata per l’incontro del tavolo di concertazione ”Progettare e costruire il futuro del Lazio”. Ma il problema viene da lontano: ”In più occasioni, fin dal 5 marzo, ci siamo premurati di segnalare, prima agli assessorati competenti e poi anche al gabinetto, l’omessa convocazione dell’Unci Lazio alle consultazioni regionali per fronteggiare l’impatto dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 sull’economia e sul lavoro territoriali. Ritenevamo che si trattasse di mero disguido di comunicazione dovuto alla situazione contingente, ma evidentemente così non è stante che la Regione persevera nel tenerci fuori dalle consultazioni e dagli accordi”.

La presidente Di Zitti chiede ”di conoscere i criteri adottati dalla Regione per l’individuazione delle parti sociali con le quali dialogare o meno” e ribadisce ”il diritto dovere di essere inseriti negli elenchi delle parti sociali e invitati, sistematicamente, al pari delle altre associazioni del compimento cooperativo, agli incontri regionali ovvero di conoscere le ragioni dell’esclusine della scrivente dall’attività di concertazione con la Regione Lazio, nel qual caso ce ne faremo una ragione e ne trarremo le conclusioni conseguenti”.

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