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Vandali in azione al cimitero di Castiglione durante la chiusura per l’emergenza

Rubati i fiori posti dal sindaco: ''Non ci sono parole''. L'appello dei famigliari costretti alla lontananza: ''Ce li riporti anche da parte nostra''

Un gesto simbolico per stare vicini ai cari defunti nonostante il cimitero di Castiglione in Teverina – come molti altri in provincia – sia stato chiuso per settimane a causa dell’emergenza Coronavirus.

Era stato il sindaco Leonardo Zannini a porre, a nome dell’intera cittadinanza, le composizioni di fiori sui tre cancelli di entrata del camposanto. Un semplice, ma sentito omaggio floreale che a distanza di poche ore dalla riapertura del cimitero è stato strappato via. Fatto sparire, rubato da alcuni vandali.

”Purtroppo nei giorni passati ho dovuto emettere un’ordinanza di chiusura del nostro cimitero al fine di evitare eventuali assembramenti. Notando la bellissima iniziativa di alcuni miei colleghi sindaci, oggi pomeriggio ho ritenuto opportuno, insieme ai miei collaboratori, apporre queste tre composizioni floreali sugli altrettanti cancelli del camposanto come simbolo di preghiera per tutti i nostri cari” scriveva il primo cittadino di Castiglione lo scorso 8 aprile, postando sulla sua pagina Facebook le foto delle tre composizioni.

Una comunicazione a cui tristemente giovedì sera ne ha dovuta fare seguito un’altra. Dai toni ben più rammaricati.

”Tralasciando che era un mio pensiero a nome di tutti i cittadini per i nostri cari, io credo che non ci siano parole per un gesto del genere. Un oggetto esclusivamente simbolico ma pieno di affetto. Spero possa leggermi perché gradirei che tu riflettessi, specialmente in questo periodo, del brutto esempio che sei. Se dovesse servirti una pianta, puoi chiedermela, sarei felice di poter aiutare anche te”.

Decine i commenti della cittadinanza. ”Se non hai la dignità… non è che ti viene in momenti difficili come quello che stiamo vivendo!” scrive qualcuno. ”Se neanche un periodo come questo è servito a cambiare in meglio le persone allora non ci sono più speranze” gli fa eco qualcun altro. E c’è anche chi, costretto lontano a causa del Coronavirus, si rivolge direttamente al sindaco: ”Al cimitero di Castiglione c’è mio padre, io lo vado a trovare sempre e gli porto un fiore, un oggetto. La lontananza obbligata di questo periodo è stata una gran sofferenza. Mia nonna a Orte è morta e abbiamo dovuto mandarla via da sola. Pensare che ci sia un sindaco che ha un pensiero per tutti noi mi ha fatto sentire protetta. Non so come altro spiegarlo. Non è ignobile, è disumano. Ce li riporta vero sindaco due fiori da parte nostra?”. E la risposta del primo cittadino non tarda ad arrivare ”Certamente!”

Intanto da ieri il cimitero di Castiglione in Teverina è di nuovo aperto, rispettando i seguenti orari: dalle 9:30 alle 13 e dalle 16 alle 19.

”Sarà aperto solo il cancello sud alla presenza della Protezione Civile Comunale che avrà il compito di contingentare gli ingressi. Sarà obbligatorio indossare mascherina e guanti. Il Cimitero sarà comunque chiuso nei giorni festivi e la domenica” comunica l’amministrazione.

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