02052024Headline:

Mafia viterbese, primi testimoni a porte chiuse contro Pavel, Erasmi e Pecci

Fissata per il prossimo 27 maggio l'udienza per gli unici tre arrestati che hanno scelto il rito ordinario

Mafia viterbese, saranno sentiti a porte chiuse i primi testimoni a carico di Ionel Pavel, Emanuele Erasmi e Manuel Pecci.

Gli unici tre arrestati dell’Operazione Erostrato che hanno optato per il rito ordinario compariranno di fronte al tribunale di Viterbo il prossimo 27 maggio. Ma sarà un’udienza aperta solamente agli addetti ai lavori: a causa delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria Covid-19 in aula potranno esserci i giudici, il pm, gli avvocati e i tecnici del tribunale mantenendo le opportune distanze di sicurezza e indossando tutti i dispositivi di protezione.

Pavel, Erasmi e Pecci sono finiti in manette assieme ad altre dieci persone all’alba del 25 gennaio del 2019: con il maxi blitz dei carabinieri, la Direzione Distrettuale Antimafia romana sradicò un presunto sodalizio criminale di stampo mafioso che per mesi tentò di controllare le principali attività della Tuscia. Ma nessuno dei tre, a differenza degli altri arrestati tra cui i vertici della banda Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi, deve rispondere del reato di associazione mafiosa. Secondo l’accusa, il loro coinvolgimento si sarebbe limitato a dei ”reati scopo”. Ovvero a delle azioni criminali fatte con l’aggravante del metodo mafioso per favorire l’operato della banda.

Il 30enne Manuel Pecci e e il 51enne Emanuele Erasmi sono tornati in libertà a gennaio, dopo un anno di domiciliari col braccialetto elettronico. Ionel Pavel, 36 anni e unico rumeno arrestato, da aprile è ai domiciliari dopo oltre un anno di reclusione nel reparto di alta sorveglianza del carcere di Torino.

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