Ancora impossibile contare i danni del Coronavirus, che sta mettendo l’Italia in ginocchio, anche dal punto di vista economico. Sono tante le aziende che attraversano un forte momento di difficoltà e si affidano ad ammortizzatori sociali o strumenti ben più gravosi per i lavoratori. Oltre i vari imprenditori ci sono anche le società di Serie C. Nelle scorse ore il presidente della Casertana ha ammesso di non essere riuscito a pagare gli stipendi ai propri calciatori.
E in un periodo di sospensione delle attività sportive, che ieri è stato prolungato fino al 3 aprile, gli introiti sono azzerati. Nessuno spettatore, nè pubblicità. E di questo ne parla anche Marco Arturo Romano: ”Fortunatamente i nostri sono costi contenuti. Ma la Serie C ha costi elevatissimi, lo ripetiamo spesso, e le istituzioni devono darci una mano”.
Si valuta l’introduzione della cassaintegrazione per i calciatori, come per gli altri lavoratori: ”Bisogna valutare la possibilità di utilizzare qualche strumento. Molti presidenti, come me, sono imprenditori. In alcune situazioni si prova a tamponare con i guadagni dell’azienda, ma in questo momento sono compromessi anche quelli”.
Un parere finale anche per il punto di vista tecnico: ”La preparazione, a prescidere dalla ripresa, andrà rifatta. Sarà dura trovare i ragazzi pronti. Non possiamo seguirli in questo momento. Sarà davvero difficile dal punto di vista tecnico-organizzativo”.