Un posto molto fico. Con sopra il tetto uno fico. Che estirpa piante di fico. Tutto vero. Tranne il secondo, di fico. Che magari poi un tempo lo era pure. Prima del cacio e pepe in testa. Valore aggiunto se ti chiami Sean di nome e Connery di cognome. In questo caso invece stiamo parlando di tale Lucio Matteucci. E quindi, è solo l’età che avanza. Inesorabilmente.
In ogni caso. Dopo aver disboscato mezza macchia provinciale. Dopo essersi vestito da damerino più scopetta per girare uno spot fotografico dedicato alla città. Dopo aver conquistato anche Ronciglione e probabilmente Vetralla. Dopo tutte le sporche faccende ben documentate, stavolta l’hombre dell’ambiente è salito sulla Trinità. Che non è il film con Bud Spencer e Terence Hill. Ma la chiesa. Quella, come ben sapranno i beoni locali, piazzata di fronte all’ex pub Van Dick.
È arrivato fin lassù – magari per sistemare qualche peccatuccio commesso in giovinezza – imbracato come Reinhold Messner (il tipo “altissimo, purissimo e levissimo”), ad una trentina di metri dal suolo, per il solo gusto di compiere un’azione alla Viterbo Civica. Poiché lui è la punta dell’iceberg dei civici locali. Ma scavando a fondo si scopre che di matti iscritti al movimento ce ne stanno tanti. Che ci si riempirebbe tutto il manicomio.
Ma si diceva della motivazione. Quella che, dato il posto, l’ha fatto ascendere al cielo. Niente. In sostanza, tra un crocefisso e una scultura, tra una mattonella e il peperino, erano spuntate piante di fico. Maledetti arbusti. Capaci di crescere ovunque. Meglio se in luoghi fastidiosi. I tronchetti stavano spaccando un po’ tutto. Tra radici insidiose e desiderio d’espansione. Occorreva così un intervento. E giacché il divino non se la sentiva, è toccata a Lucio. Anche perché, per pagare una ditta specializzata sarebbe toccato di metter via quattrocento bussolette domenicali.
Così ci han pensato loro. Qualcuno al suolo a far le foto. Altri a documentare e studiare le modalità. Un paio pregavano (non risultando fuori posto). E Metteucci lì, appeso come un capocollo. Atto a compiere l’atto. Con la supervisione di preti, pretini, don, monsignori e colletti vari.
Un gesto nobile. Un pensiero caritatevole. Ma soprattutto, e come sempre, una piccola dimostrazione che occorre voler bene alla propria città. Anche quando, gratuitamente, si rischia la pelle.
E la prossima è già dietro l’angolo. In agenda ci sta la pulizia di Castel D’Asso. Al che uno va a finire che se lo chiede: ma questi, una giornata di lavoro normale nella loro vita, mai?
area privata della diocesi, piante di fico sul tetto,chiamano non una ditta specializzata, non un intervento dei vigili del fuoco o polizia municipale se in caso di pericolo di caduta capitelli…dovevano delimitare la zona, invece chiamano VC, o meglio il VC capo, ci pensa lui e a “gratisse”, tanto vive di “suo” no come altri lui lo può fare e alza il culo lui altri no, ma ha l’imbragatura eh, (non legata mai) ha la scala (nessuno a tenerla), ma che ci frega della sicurezza, ma hai visto che ha fatto, l’altra volta era la base del leone a essere danneggiata, si dice una macchina in retromarcia vista eh, poi anche la Ciambella smenti, nessuna macchina, solo un sogno “fico”
che fico, avere
il poster nella stanza
che fico
uscire con quella spilla punk sul giubotto
che tu puoi portare solo se sei fico
che Fico
e in tasca ai pantaloni un po’ di milioni
da spendere in gelati patatine popcorn e noccioline e qualche fico
(che fico)
che vita
Partire una mattina
per fare una gita
scherzare sul pulmino
un viaggio
da sballo
con quelle ragazzine che ad ogni tua battuta poi sospirano così…
ma guarda che maglietta e che jeans!
mi piace un frego quello lì.
E’ un tipo fico, ma proprio fico…..
Mi pare (rif.passaggio nella Bibbia/Russell) che fu proprio il povero Fico a essere rinsecchito da Gesù indispettito perché i frutti non erano maturi,non era stagione.Da una parte il Fico la Vendetta…e dall’altra un Fico Trinità alla Riscossa..sul tetto che crolla..
Non è che se uno è assicurato può andare in cima ai tetti o su per campanili alla heidy per vedere gliamati monti, nel tuo caso a fare il “fico-boy” con fotografo al seguito e mettere a rischio la vita propria e di altri…se non si è a norma e non si è una ditta o ente specializzato con i requisiti o cmq cosi per avventura “alla carlona” permessi di cosa della diocesi? e allora ti ha chiamato la divina provvidenza ad aiutarti e lo pupi fare? e allora perché telefoni all’assessore Ricci lavori pubblici per il centro e chiedi alla stessa Ciambella un pranzetto riparatore? che riflessioni hai fatto? avete denunciato una macchina in retromarcia la Ciambella visto le telecamere e la polizia municipale vi ha smentito ufficialmente (articolo di giornale) cmq se non hanno prove loro quale prove avete voi per dire cose non veritiere? oppure a qualsiasi “voce di piazza” date retta purchè si incolpi qualcuno e arrivino i Wc boys a difendere la città! e ci fate gli articoli di giornali con notizie infondate…Se si fa qualcosa per la città non dipende dalle foto che si fanno o da quanto ci si metta in mostra gente a testa bassa lo fa , non c’è bisogno di essere per forza prime-donne, ma certamente non per forza con fotografi o giornalisti ” amici” chiamati al seguito, si fa e basta…bastano la soddisfazioni personali a molti, non quella ricevute da altri per ego personale. se vivi di “tuo” come ogni volta puntualizzi, pensa a chi non può e non ha tempo e abbi rispetto degli altri senza rinfacciare il tuo “status” come fai puntualmente. voi vi publicizzate per togliere la parola agli altri e per elevarvi a salvatori del nulla, con frasi “abbiamo tolto la vostra merda” ” alzate il culo dalle vostre poltrone” ” noi facciamo e voi no!” e tante altre…abbiate rispetto delle persone e fate questo solo se veramente è quello che intendete fare o far capire ma a testa bassa o forse no? qui ho risposto all’articolo pubblico di un giornale ben fatto direi non ho chiesto un incontro con chi è salito e francamente non me ne importa non vado a incontrare tutti coloro che si mettono a fare i “fichi” casomai nel tuo caso si farà un monumento al “fico” con taglio del nastro di autorità e clero al seguito e ovviamente fotografi…
il fico è maturo pure troppo ma non lo sa ancora…