Se c’è una realtà a Viterbo che non si ferma mai (come certi orologi da polso) pur rimanendo sempre dietro le quinte, lavorando sotto traccia, operando sulle basi e sui dettagli, quella è senza ombra di dubbio il Coni.
Organizzazione sportiva che si muove più da formica che da cicala. Lontana da certe contorte dinamiche (vedi ad esempio la telenovela Viterbese-Camilli), vicinissima invece a chi lo sport lo vive come un’esperienza di vita. Come una limpida base sulla quale costruire un solido futuro.
La prima metà del 2015 si è chiusa. E proprio per il Coni può essere arrivato il tempo di stilare un piccolo bilancio. Piccolo, perché in realtà di attività fino a dicembre ce ne saranno a più non posso. “Ma dato che con la fine delle scuole parte dei nostri progetti son finiti – dice il delegato provinciale, Alessandro Pica – sì, ci si può fermare e fare un punto”.
E si comincia dai cuccioli. “Abbiamo seguito 21 scuole primarie – spiega lo stesso Pica – quasi 4mila personcine. Formato, al contempo, ben 21 tutor che li hanno seguiti nelle ore di educazione fisica. Ora invece siamo alle prese con Educamp. Due settimane di centro estivo son già andate, 130 le presenze. Altre tre seguiranno sui Cimini, previsti 150 ragazzi ogni sette giorni”.
Numeri da capogiro. Saliamo un po’ con l’età. “Scuole medie – prosegue – quattordici istituti ci hanno ospitato. Noi e un mucchio di campioni olimpici. Professionisti di altissimo livello, che hanno spiegato quanti sacrifici occorrono per passare dai banchi alle medaglie. Il progetto si ripeterà, è piaciuto tantissimo”.
Grandi. Come si comportano nella Tuscia coloro che dovrebbero dare l’esempio? “Non troppo bene, purtroppo – sempre lui – abbiamo organizzato molti seminari, e le presenze sono state altalenanti. Eppure quando si parla di ‘sport in sicurezza’ dovrebbero correre, visto che diamo le qualifiche per manipolare un defibrillatore. Così come quando si dibatte di turismo sportivo, di formazione per educatori Grest, di consigli utili per dirigenti e accompagnatori. Tutti temi a noi cari, che non trascureremo e che approfondiremo sempre più”.
Prossimi progetti, invece? “Vogliamo dare una scossa alla zona – aggiunge – quindi subito, già oggi, saremo dentro Caffeina con una conferenza con Nela, Viola e Pulici. Tre leggende che ci illustreranno ‘Dove va il calcio’. Stiamo inoltre preparando quel mega contenitore di Eroika. Tre giorni di sport in piazza, a settembre. Mi sbatterò come un dannato per veder partecipare ogni singola realtà. E poi… Occorre di prepararsi per le Olimpiadi”.
Per le Olimpiadi? Quali? “Roma 2024 – chiude sorridendo Pica – l’ufficializzazione alla candidatura è arrivata. Io ci spero. E Viterbo può essere protagonista, data la logistica favorevole. L’occasione è enorme. Anche dal punto di vista degli introiti. Spero le classi dirigente e politica se ne accorgano…”.