26042024Headline:

Esattorie: posti di lavoro sempre più a rischio

La sede di Esattorie Spa in via Friuli

La sede di Esattorie Spa in via Friuli

Il problema Esattorie? La soluzione sembra sempre più difficile e lontana. L’incontro tenutosi in Prefettura, al quale hanno partecipato, oltre al sindaco Michelini e all’assessore Luisa Ciambella, anche il presidente della Provincia Marcello Meroi, il delegato Anci, i sindaci dei territori interessati della Tuscia e i rappresentanti sindacali, si è concluso praticamente con un nulla di fatto e con un rinvio a data da destinarsi. Certo è che il futuro dei 38 dipendenti della società di riscossione appare ancora oggi quanto mai pieno di incognite.

Il Comune sta perseguendo una sua strada, ovvero quella dell’avvio di una procedura pubblica per l’affidamento del servizio di riscossione che, se richiesto, potrà essere esteso anche ad altri comuni. Per palazzo dei Priori infatti, al momento la Regione Lazio nulla può fare, se non attendere una decisione del governo, che arriverà tra circa un anno, e comunque solo dopo aver rivisto l’intero tema della fiscalità. Il Comune dice che non può e non vuole attendere altro tempo. Per questo andrà avanti con tutti gli strumenti che la normativa vigente consente. “A questo proposito – dicono il sindaco Michelini e l’assessore ai Tributi Ciambella – stanzieremo un apposito capitolo in bilancio e lavoreremo alla procedura che permetterà al Comune di provvedere all’affidamento del servizio. Nel bando di gara che vorremmo redigere sarà prevista una clausola di salvaguardia a tutela di tutti gli ex dipendenti Esattorie SpA.”.

Ma dal lato Provincia piovono le critiche del presidente Meroi. ““Sul destino dei 38 lavoratori di Esattorie spa – dice il leader di palazzo Gentili – è mancato quel forte pressing che, messo in atto su altre vertenze occupazionali, pubbliche e private che hanno interessato il nostro territorio, ha permesso di trovare soluzioni in tempi accettabili ed a condizioni dignitose per i dipendenti. E’ da un anno che discutiamo di questa vicenda ed una soluzione ancora non si è trovata. Mi spiace dirlo, ma questa volta la sinergia non ha saputo funzionare”.

Le varie soluzioni fin qui paventate per Meroi non sembrano destinate ad andare a buon fine. “Inutile girarci intorno – dice ancora – giacché serve una ben diversa volontà politica unitaria per tentare di risolvere una vicenda oggettivamente assai complessa. Non si riesce a trovare collaborazioni per raggiungere soluzioni accettabili risultati. Il problema – prosegue Meroi – è che le soluzioni non possono essere ricercate a lungo termine, i lavoratori hanno bisogno di risposte oggi. Anche l’Anci Lazio che si era impegnata a valutare la possibilità di dar vita ad un consorzio di Comuni, non è poi riuscita a coinvolgere le amministrazioni potenzialmente interessate. Credo che a questo punto la soluzione più percorribile sia quella di studiare un progetto che consenta la ricollocazione dei 38 dipendenti, progetto che si potrebbe tentare di finanziare utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo nel campo della formazione professionale per il prossimo quinquennio”.

Nei prossimi giorni comunque, ci sarà un nuovo incontro in Prefettura, dopo che l’Anci avrà valutato il possibile coinvolgimento di altri comuni, disposti a condividere e seguire la strada individuata dal Comune di Viterbo.

Chi se la prende con la Regione è infine il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra Daniele Sabatini. “Per questi lavoratori – dice – si continuano a proporre soluzioni parziali o ai limiti della dignità. La Regione ha ignorati nonostante a febbraio abbia presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti per conoscere quali iniziative l’amministrazione regionale intendesse assumere a tutela dei dipendenti di Esattorie: la risposta è stato un silenzio assordante”.

 

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