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Sabato 6 aprile, visita al Castello di Borghetto di Civita Castellana

Redazione

Viterbo,3.4.23

Al km.60 della Via Flaminia dal tornante in discesa verso l’abitato di Borghetto, alzando lo sguardo, compare ciò che resta del Castello che fu nel passato un presidio strategico di sicurezza per gli stati che per secoli e secoli, dominarono la zona.

Ricercare le origini del Castello è arduo, perchè la ricerca dovrebbe iniziare sin dai primordi della storia, cioè prima della dominazione romana, quando i popoli italici che abitavano la zona ritennero la collinetta che sovrasta la valle del Tevere strategica per i loro commerci. Sino al 1500 il Fiume Tevere non passava dove oggi scorre, cioè sotto Ponte Felice, ma più a nord, sotto Magliano Sabina, ma comunque la “guardiania” della Valle proprio dove passa la via Flaminia ne accrebbe l’importanza difensiva e di controllo.

Qui fu collocata la Dogana pontificia nel 1870 e qui, i piemontesi provenienti da Terni sfondarono la resistenza dei pontifici per giungere vincitori a Civitacastellana. Era la metà di settembre del 1870.

Già in passato, nel 1798, il Castello posto a guarnigione dello Stato pontificio fu teatro di battaglia tra truppe napoletane fedeli al Papa ed i francesi e da quel giorno vennero registrati i primi danni alla struttura che resisteva da secoli, ma non alle cannonate. Ancora, le mura del Castello vennero attaccate da rivoltosi risorgimentali nel 1831 e ricacciati dai pontifici ivi presenti.

Lo Stato pontificio, infatti, mantenne sino al fatidico anno 1870, un presidio di Borghetto come punto cospicuo della sua difesa, Infatti, oltre il controllo visivo dell’intera media valle del Tevere, era “posto di blocco” della via Flaminia e controllo del Porto fluviale che sorgeva nella sponda sinistra del Tevere a Ponte Felice, nonchè della neonata Ferrovia Roma-Firenze

Durante la seconda guerra mondiale, le concussioni dei bombardamenti sulla ferrovia, hanno provocato crolli, che nel 1950 ebbero il massimo con il crollo della torre. I conci recuperati dalla rovina del Castello, vennero utilizzati per la edificazione dell’abitato di Borghetto.

Attualmente il Castello fa parte della proprietà agricola di Fattoria Lucciano della famiglia Profili.

Per una serie di finanziamenti ottenuti, è stata compiuta la ripulitura da piante, arbusti ed erbe che in larga parte hanno negli anni dell’abbandono avuto la meglio sulla possibilità di una visita.

Oggi è stato possibile. Tutti al Castello sabato prossimo alle 9.30. Si terà una Conferenza del prof.Ettore Racioppa.

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