26042024Headline:

Mancata diretta, un affronto ai viterbesi

Una fase del Trasporto

Una fase del Trasporto

Ragioni tecniche, problemi comunicativi, un certo pressapochismo che da sempre caratterizza alcune iniziative viterbesi. E’ stato questo insieme di fattori, una miscela esplosiva, a provocare, per la prima volta da anni, l’assenza della diretta televisiva del Trasporto della Macchina di Santa Rosa. Una figuraccia enorme, che oltre a radere al suolo in un colpo solo gli sforzi per rendere la festa un evento appetibile a livello nazionale, ha fatto incavolare persino gli stessi abitanti del capoluogo. Rimasti disorientati davanti al teleschermo, a saltare di canale in canale, prima di rendersi conto che no, quest’anno niente Macchina in tivù. Una combattiva signora, addirittura, ha telefonato alla polizia locale per avere lumi sulla mancata trasmissione.

Ragioni tecniche, si diceva. Perché tra tutti i canali comunicati dal Comune per seguire la diretta, nessuno era visibile in modo decente. Colpa dei ripetitori, dicono gli esperti, con zone della città che risultavano così coperte e altre invece assurdamente oscurate. Altri ancora hanno potuto seguire a singhiozzo la trasmissione di Tele Sabina, con immagini tutt’altro che nitide che mettevano tenerezza, se si pensa che siamo in piena era dell’alta definizione. Senza dimenticare che quest’anno non c’era neanche l’alternativa del satellite (visibile a chi ha un decoder Sky), porto sicuro che in passato aveva garantito un ottimo servizio.

Altra nota dolente, il ritardo delle comunicazioni di servizio da parte del solitamente puntuale ufficio stampa di palazzo dei Priori: il comunicato ufficiale con l’indicazione dei canali è arrivato alla redazioni dei giornali – che a loro volta avrebbero dovuto pubblicarle per i lettori – soltanto alle ore 15 del pomeriggio del 3 settembre. Troppo tardi per farlo sapere in giro. A conferma che questa diretta fantasma è stata in dubbio fino all’ultimo momento (l’accordo con Gold tv è arrivato solo la sera di martedì), e anche la fretta dunque ha giocato un ruolo cruciale in questa storia.

Dunque, in pochi fortunati hanno potuto vedere le suggestive immagini realizzate dallo staff della Provideo (loro sì, impeccabili). Pochi in Italia, e va bene, e pochissimi a Viterbo. Le persone anziane, i disabili, i malati, tutti quelli che, semplicemente, si volevano godere la trasmissione comodamente da casa. Un affronto intollerabile – e senza precedenti – che ha tolto ad una parte della popolazione il diritto di assistere alla festa più importante dell’anno.

“Noi abbiamo sempre stanziato dei fondi, intorno ai trentamila euro, per assicurare la diretta, sul digitale e sul satellite. La consideravamo una questione di grande rilevanza sociale, oltre che di immagine. E comunque, queste cose bisogna prepararle per tempo, mesi prima”, riflette oggi l’ex sindaco Marini. Amareggiato, come buona parte dei suoi concittadini.

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2   Commenti

  1. Cristiano ha detto:

    La festa in senso stretto è oramai perfetta, con il riconoscimento UNESCO siamo ai massimi livelli, ma il problema della diretta ci deve essere di stimolo per affrontare un tema ben più grande: fare uscire la festa dai confini di viterbo. Pensate che a roma credevano che sotto ci fosse un trattore come nei carri allegorici di carnevale……………….!!!!

  2. Franco Dobici ha detto:

    A Roma(almeno per il Nomentano) si è potuto vedere ottimamente tutto il trasporto
    sia su Gold TV(canale 17) che su TS2000(canale857).Tanto per restare ai fatti.Franco Dobici.

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