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Quartieri dell’arte: omaggio a Storaro

Apocalypse now-La via

Si apre alle 16 di oggi pomeriggio, al museo della Ceramica (Palazzo Brugiotti/ via Cavour), la mostra di Vittorio Storaro, articolata in tre diversi luoghi della città.

L’edizione 2014 di Quartieri dell’Arte rende omaggio al maestro cinematographer, vincitore di 3 premi Oscar con ‘Vittorio Storaro – Writing with Light’. Vari materiali inediti del maestro saranno esposti, fino al 16 settembre, oltre che al Museo della Ceramica anche a ‘RinascimentiAMO Gallery’ (piazza San Simeone, 5) e Biancovolta (via delle Piagge, 23).

Le fotografie esposte nella mostra fanno parte della ricerca sul linguaggio dell’immagine fotografica e cinematografica che Vittorio Storaro ha esercitato in molti anni di attività. È una possibilità creativa di Storaro per poter ri-visitare l’immaginario visivo che lo ha accompagnato sin qui; un ri-percorrere un viaggio figurativo da tempo tracciato, vissuto dall’oscurità alla luce, dalla materia all’energia, sempre più verso una ricerca, per la quale ha speso, spende e spenderà gran parte della sua vita.

Una necessità individuale per cercare delle possibili conferme, per capire meglio il cammino figurativo tra foto-grafia e cinematografia. Una esposizione Foto-Cinematografica ideata e voluta nel tentativo di trovare anche presso la semplice “fissa” parola “fotografia”, il senso di raccontare una storia in “movimento”, con più di una immagine sovrapposta l’una all’altra,tentando con ogni mezzo di “foto-grafare” cioè di “scrivere con la luce” e trasformare un concetto narrativo in un concetto visivo.

L’anteprima della mostra per la stampa ha visto la presenza del presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti, dell’assessore alla Cultura del Comune di Viterbo Antonio Delli Iaconi e del delegato alla Cultura del Comune di Vetralla Michele Vittori. “E’ un onore, come Fondazione Carivit, partecipare a questa mostra e ospitarne una parte all’interno del Museo della Ceramica. La Fondazione valuta le collaborazioni da intraprendere su due basi: oggettiva e soggettiva. Sul piano oggettivo conta la qualità, le storie e i curricula consolidati; sul piano oggettivo conta l’onestà, l’affidabilità e la correttezza dei comportamenti. Quello con QdA è un esempio di collaborazione virtuosa tra la Fondazione e le realtà culturali di pregio del territorio”, così ha salutato gli intervenuti Brutti. Per l’assessore Delli Iaconi: “QdA rappresenta un’eccellenza del territorio, capace di portare avanti un lavoro culturale vero. Questo è prezioso, perché la cultura e il marketing territoriale vanno distinti e va riconosciuta alla cultura la sua importanza, per le funzioni che svolge sul tessuto sociale e cittadino”. Vittori: “La mostra di Storaro è un chiaro segnale delle cose di qualità che QdA sta facendo nel Viterbese. A Vetralla ospitiamo ormai da quattro anni un’anticipazione del festival, con un tutto esaurito che si conferma ogni volta”.

La mostra resterà aperta fino al 16 settembre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, si articola in tre sezioni: -Opere di ambientazione rinascimentale (Il “Giordano Bruno” con Gian Maria Volontè, il leggendario “Orlando Furioso” con la regia di Luca Ronconi e l’interpretazione di Mariangela Melato, “Addio fratello crudele” di Giuseppe Patroni Griffi e il “Caravaggio” televisivo con Alessio Boni), al Museo della Ceramica di Palazzo Brugiotti.

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