26042024Headline:

“Santa Rosa mai più senza diretta tv”

Michelini-Santa-RosaIl sindaco Leonardo Michelini è onesto: “Che la diretta televisiva sia saltata, o sia stata trasmessa in modo incompleto, è una cosa che non ci ha fatto piacere. E che non succederà più”. Il cerchio si chiude su questa storia che in fondo è l’unica nota stonata del Trasporto 2014 della Macchina di Santa Rosa. Il primo cittadino raccoglie le proteste dei tanti viterbesi che non si sono potuti godere la loro festa da casa, e a modo suo si scusa per quello che è accaduto. E soprattutto, prova a spiegare perché è accaduto.
“Contavamo sulla diretta su Tv2000 (l’emittente di proprietà della Conferenza episcopale italiana, cioé dei vescovi, ndr), come l’anno scorso. E come l’anno scorso ci siamo affidati alle stesse persone che hanno sempre curato i collegamenti – dice Michelini – Ma il giorno prima del Trasporto, il 2 settembre, dal network ci hanno comunicato che non avrebbero potuto trasmettere perché il mercoledì è dedicato all’udienza papale, e agli approfondimenti. Non era possibile neanche collegarsi più tardi, alle 21.30, come ci avevano promesso in un primo momento. La cosa ci ha preso alla sprovvista, ed ormai era troppo tardi per trovare una valida alternativa”.
Così è rimasta solo TeleTusciaSabina, canale locale che in molti non hanno potuto vedere: “Mi dispiace – dice il sindaco – Non so neanche se TeleTusciaSabina si veda a casa mia. C’è stata la diretta streaming, che è andata oltre ogni previsione, e le immagini erano meravigliose, ma mi rendo conto che non tutti hanno accesso ad internet. Non me la sento di dare la colpa a nessuno per quello che è successo, ma mi posso soltanto impegnare affinché non si ripeta, a partire dall’anno prossimo, quando con l’abbinamento ad Expo cercheremo maggiore visibilità anche sui canali nazionali”.
Per il resto, Michelini promuove il Trasporto: “E’ stato un successo, e lo dico anche forte dei tanti complimenti ricevuti dagli addetti ai lavori e dagli ospiti. La delegazione cinese è rimasta incantata, e si è convinta a prendere in esame la Tuscia come location di un film. Il nostro progetto è di far uscire la Macchina dalla dimensione provinciale, e abbiamo cominciato con la presentazione dell’evento a Roma, che l’anno prossimo speriamo di ripetere a Milano. Viterbo può essere un riferimento reale soltanto se riusciamo ad andare oltre le mura. Un cambiamento che voglio lasciare ai nostri figli”. Nella speranza che non debbano girare troppi canali prima di arrivare al programma giusto.

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