27042024Headline:

Michelini prova a fare il renziano

Il sindaco Michelini

Il sindaco Michelini

Forse gli saranno fischiate le orecchie. O forse anche lui s’è reso conto che è arrivato il momento di cambiare marcia, abbandonando quella democristianità d’epoca di cui si è pasciuto da giovane (e che all’epoca funzionava) per abbracciare (nei fatti) quel renzismo che oggi è l’unico credo che funziona in Italia.

Fatto è che il Leonardo Michelini di domenica 9 novembre, anno domini 2014, sembra intenzionato a mettere tutti i puntini sulle “i”. Se poi alle parole seguiranno i fatti non ci vorrà molto a capirlo, dal momento che – se rivoluzione ci sarà – i tempi dovranno essere forzatamente brevi.

“Sì – dice al telefono – faremo la verifica perché ci sono una serie di cose da mettere a punto. Io sono disponibile a rivedere certe situazioni e a discutere di tutto, ma ci sono dei paletti che non intendo assolutamente superare”.

Che vuol dire?

“Vuol dire che se ci dovesse essere una maggioranza diversa da quella che ha vinto le elezioni, allora bisognerà trovare anche un altro sindaco. Per rispetto di tutti quelli che questa maggioranza l’hanno votata e che hanno creduto in questo progetto”.

Si riferisce al caso Viva Viterbo?

“Io parlo in generale. Ma il punto fermo è che la maggioranza deve rimanere quella che ha vinto le elezioni”.

Però loro continuano a fare i birichini. E nel Pd si sono scocciati…

“Di questo se ne discuterà. Ma le rotture nelle maggioranze avvengono quando uno schieramento vota contro un provvedimento qualificante dell’esecutivo. Che so, il bilancio. Questo comunque non significa che voglio sottovalutare quello che è successo…”

E allora?

“E allora a scuola, se un ragazzo è indisciplinato, prima il professore gli mette la nota, poi magari decide per la sospensione. Se vogliamo fare un esempio calcistico, siamo al cartellino giallo…”.

Senza altre conseguenze?

“Non è detto. Non è detto, ad esempio, che tutti i gruppi di maggioranza debbano avere un assessore. Comunque, bisognerà discuterne. Del resto questa settimana è prevista una verifica”.

Già. Pd e Oltre le mura sono un po’ incazzati…

“Ascolterò cosa hanno da dirmi e poi troveremo una soluzione. Ma – a fronte di certe lamentele – vorrei far notare che certe procedure adottate dalla giunta fanno riferimento a leggi che hanno un loro automatismo e in cui la discrezionalità non esiste. Quindi lamentarsi è inutile e dannoso per l’immagine dell’amministrazione”.

Si riferisce alle recenti assunzioni e ai conseguenti mal di pancia?

“Sì, proprio a quello”.

E con la giunta come la mettiamo? Non neghi che esistono diverse criticità.

“Certo che esistono. E vedremo di aggiustare il tiro. Magari redistribuendo certi incarichi”.

Quindi è previsto un rimescolamento delle deleghe?

“E’ un argomento all’ordine del giorno, sul quale andranno fatte una serie di valutazioni. Le criticità ci sono e vanno eliminate”.

La mondezza?

“E’ una di quelle cose su cui dobbiamo lavorare”.

Che vuol dire?

“Adesso basta. Ho detto anche troppo. Chi vivrà vedrà. Buona domenica”.

Grazie, altrettanto sindaco.

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