26042024Headline:

Su Montalto l’ombra del termovalorizzatore

Ipotesi riconversione per la centrale dell'Enel in riva al Tirreno

Una veduta della centrale

Una veduta della centrale

Un futuro per la centrale di Montalto di Castro? Sì, ma un futuro clamoroso. L’ex impianto nucleare dell’Enel, inattivo da due anni e mezzo, potrebbe essere riconvertito ben presto ad un nuovo scopo. Sempre per produrre energia, ma stavolta come termovalorizzatore. Secondo quanto risulta a Viterbopost, infatti, da alcune settimane sono in corso delle consultazioni da parte della proprietà Enel per trasformare la struttura in una realtà in grado di trasformare rifiuti e scarti in energia, secondo i più avanzati criteri tecnologici attualmente disponibili, quelli già utilizzati in molti Paesi europei, con le massime garanzie a livello ambientale e di sicurezza e sfruttando anche le opportunità offerte dall’ultimo decreto del Governo, lo Sblocca Italia. E a quel punto quella castrense sarebbe la realtà più grande di tutta Europa nel suo genere.

Sempre secondo le fonti di Viterbopost, sarebbero già stati effettuati dei contatti a Roma tra il Governo, la proprietà dell’impianto Enel e le organizzazioni sindacali, le quali avrebbero ricevuto garanzie a livello occupazionale (ad oggi la centrale è ferma) se non promesse di nuove assunzioni, sulla scorta – per capirci – delle iniziative prese dalla Fiat Fca a Melfi.

Con la prossima realizzazione del nuovo tratto dell’autostrada Tirrenica (per ora fino a Tarquinia) e con il sempre promesso completamento della Trasversale Orte – Civitavecchia, tra l’altro, Montalto diventerebbe collegata in modo molto migliore rispetto al passato. Ma il vero spirito che ispirerebbe questa operazione mastodontica trova fondamento a livello continentale: oggi l’Italia spedisce migliaia di tonnellate di rifiuti all’estero (Germania, Olanda e altri Paesi), pagando, e poi si trova a riacquistare energia, spesso dagli stessi Paesi che la producono dai rifiuti, Per ridurre il gap col resto d’Europa può far comodo anche elaborare e trattare e sfruttare la mondezza anche in casa propria. C’è solo un’incognita: la reazione degli ambientalisti, che già per il nucleare a Montalto (e anche per la vicina centrale di Torre Valdaliga a Civitavecchia) hanno saputo organizzare negli anni grandi proteste.

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