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L’Ulisse di Joyce all’Università della Tuscia

La traduzione del capolavoro spiegata dal professor Terrinoni

Il complesso San Carlo dell'Unitus

Il complesso San Carlo dell’Unitus

Un nuovo appuntamento del ciclo di conferenze promosso dal Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici (Distu) “Seminari di e sulla traduzione letteraria”. L’incontro dal titolo “To multiply in infinity, tradurre le opere aperte di James Joyce” è previsto per venerdì 10 aprile alle ore 11 presso l’Aula Magna del complesso S.Carlo. Ospite d’eccezione il professor Enrico Terrinoni, docente di letteratura inglese presso l’Università per stranieri di Perugia. Terrinoni parlerà della sua esperienza di traduzione dell’opera della modernità per eccellenza, l’Ulisse di James Joyce, sviluppando il discorso alle difficoltà e particolarità della traduzione di opere aperte e in particolare accennando anche alla traduzione di un’opera considerata “intraducibile”, il Finnegans Wake, di cui sta preparando un’edizione italiana in pubblicazione per Mondadori.

Enrico Terrinoni è professore associato di Letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Ha vinto il premio Napoli 2012 per la traduzione di Ulysses di James Joyce.Oltre al Joyce ha tradotto autori quali Muriel Spark, Brendan Behan, Gerard Mannix Flynn, B.S. Johnson, John Burnside, Miguel Siyuco, e Peter Murphy. Attualmente collabora con Il Manifesto.

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