“Mafia sucks” e “War sucks”. Letteralmente la mafia fa schifo e la guerra pure. Questi sono due dei messaggi, chiari e inequivocabili, stampati su t-shirt colorate firmate Lemon&Freedom. Il brand è nato lo scorso anno, quando è uscita la prima collezione messa a punto dai due fondatori. Trent’anni Pietro, ventinove Riccardo, entrambi viterbesi. Nella vita si dedicano a tutt’altro, ma in questo progetto mettono anima e corpo. Lo scopo è unire messaggi socialmente utili alla moda, ironizzare attraverso colori e stampe particolari mettendo però l’accento su temi forti. “La grafica è volutamente basic, perché il punto di forza sta tutto nel messaggio”, spiegano. In questo modo sperano di avvicinare i giovani alla realtà, sensibilizzarli sui problemi attuali facendo ironia ma non troppa.
La base operativa è a Roma, ma non ci sono limiti, tanto che ad oggi sono in giro per l’Italia, specie al Centro-Sud, quasi 200 magliette, 20 stanno per essere diffuse in Canada e altrettante in Portogallo. Non male per aver cominciato da zero, dove per zero si intende anche budget, conoscenze, esperienza e investitori. Sono partiti col passaparola, poi c’è stata la pagina Facebook, che oggi conta oltre 5mila like, Instagram e il sito per acquistare online le t-shirt. (lemonandfreedom.bigcartel.com). In questi giorni, poi, è uscita la seconda collezione e ora, sempre nella Capitale, le t-shirt Lemon&Freedom sono distribuite in tre negozi.
Altra missione del brand è sponsorizzare ogni forma di arte, dalla musica alla cucina, dalla scrittura all’arte fino alle manifestazioni sportive: “Crediamo molto nella libera espressione e siamo pronti a investire nei progetti di chi, come noi, si impegna per dire la sua.”. Con Pick, per esempio, è stato amore a prima vista. È un artista figurativo romano che dipinge su tela ma con le salse, come pesto, ketchup e maionese: “Anche questo significa ‘freedom’, la libertà di usare condimenti come tempere”. E poi lo scrittore-musicista, nonché vincitore del premio Borsellino, Daniele Sansone, e ancora varie band e rapper italiani per concludere con un testimonial d’eccezione, Francesco Moneti dei Modena City Ramblers, storico gruppo musicale che calca le scene da oltre vent’anni.
Ancora da concretizzare, ma pressoché fatta, la sponsorizzazione di uno dei team che parteciperà alla Mongol Rally 2015, l’avventura non competitiva di 12mila km in auto con partenza a luglio nel Regno Unito e traguardo in Mongolia. Certo, sono ancora agli inizi, ma lo scopo è nobile e se Roma sta recependo, Viterbo non può essere da meno. Li trovate anche su Facebook e Instagram.