Da mercoledì torna “ViterboScienza”, manifestazione nata per ricordare e proseguire l’opera di divulgazione scientifica svolta dallo studioso viterbese e professore di scienze Francesco Luiso. Anche la terza edizione, che si concluderà sabato, supporterà la campagna di solidarietà 2016 di “Viterbo con Amore”.
Il tema al centro dell’evento di quest’anno è il clima e sia gli esperimenti nei laboratori sia il convegno finale costituiranno interessanti momenti di riflessione e sensibilizzazione a trecentosessanta gradi sul tema dei cambiamenti climatici. L’obiettivo principale è quello di portare a conoscenza di quante più persone possibile l’importanza della ricerca scientifica e le sue ripercussioni positive nella vita quotidiana di ognuno su un tema di grande attualità, attraverso varie forme di divulgazione. In particolare, anche quest’anno, adulti e bambini saranno coinvolti in vari esperimenti nei laboratori allestiti presso la Sala Gatti di Viterbo (via Macel Gattesco) a cura della Fondazione Golinelli di Bologna.
Durante i quattro giorni della manifestazione alunni e studenti, ma anche tutti coloro che sono interessati, avranno la possibilità di essere parte attiva dei laboratori articolati in 50 postazioni ed entrare nel mondo della scienza e della sperimentazione attraverso la guida di tutor specializzati. Il rigore scientifico e il divertimento sono garantiti.
Diversi gli esperimenti proposti. Si parte da “Elettricità dai batteri?”: si tratta di ottenere energia elettrica da microrganismi e creare una pila a combustibile in cui siano batteri o lieviti a fornire elettricità. Queste tecnologie sono impiegate per il recupero delle acque reflue a scopo energetico. Ancora “Alla scoperta del DNA”: ogni studente scoprirà il proprio DNA, prima osservando al microscopio ottico il nucleo e poi, attraverso una serie di passaggi, lo “libereranno” dalle proteine che lo avvolgono e dalle membrane che lo racchiudono per poterlo vedere ad occhio nudo. Altro tema interessante “La vita in una goccia d’acqua”: un laboratorio in cui si esaminano al microscopio i microrganismi acquatici presenti nelle pozze d’acqua stagnante. Ogni esperimento ha la durata circa di un’ora e la partecipazione è gratuita.
Nella giornata conclusiva, sabato, la Sala Regia del Palazzo Comunale, dalle 8,45 alle 13, ospiterà il convegno dal titolo “Non ci sono più le mezze stagioni … parliamo di clima”. Destinato in primo luogo agli insegnanti (il MIUR ha concesso l’esonero dall’obbligo di servizio per i docenti partecipanti), il convegno è aperto a tutti. Previste le relazioni di Riccardo Valentini (Università degli Studi della Tuscia) su “Cibo, energia e clima, uno sguardo verso il futuro”; Alessandra Celletti (Università di Roma Tor Vergata) “Terra chiama Luna: stagioni in pericolo”; Francesco Berrilli (Università di Roma Tor Vergata e Accademico dei Lincei) “Terra chiama Sole: il clima nello spazio e sul nostro pianeta”; Vincenzo Ferrara (ENEA) “Adattarsi al clima che cambia”; Bruno Pagnanelli (E.I. – responsabile operativo della 28. spedizione italiana in Antartide) “Storie dal fondo del mondo”; Carlo Calfapietra (CNR) “Clima ed ecosistemi terrestri: dal locale al globale”. Modera Maurizio Sciortino (ENEA).
Il convegno è patrocinato dall’Università degli Studi della Tuscia, Piano Nazionale Lauree Scientifiche del Miur, ENEA, CNR, Regione Lazio, Provincia e Comune di Viterbo; all’Associazione Culturale Cantiere Fotografico è affidato il servizio fotografico dell’evento.