Alfonso Talotta, La Pelle della Pittura
40 anni di carriera artistica. 40 anni di emozioni, sensazioni e pensieri tradotti su tele bianche. Con un pennello in mano e una tavolozza di colori, pronto a dare voce ad un mondo interiore. Questo è Alfonso Talotta. Questa la sua missione artistica. Da anni attivo sul panorama nazionale, è ora in attesa di tre importanti eventi, da vivere come indiscusso protagonista.
Il 29 aprile prossimo al Centro Culturale di Valle Faul, verrà inaugurata l’esauriente mostra per il quarto decennale della sua attività. Decine di opere esposte, pronte a saziare la fame d’arte del pubblico viterbese e non. Ma nell’attesa che tutto ciò diventi realtà, Alfonso Talotta è impegnato, proprio in questi giorni, al Museo ‘’Terra crea-Sartori’’ a Castel d’ Ario, in provincia di Mantova, dove è stato invitato ad esporre una piastra-formella, ‘’Tracce’’ del 2005. Un’opera in ceramica smaltata, dalle modeste dimensioni di 40 cm per 37, che rimarrà nelle collezione permanente del museo, il primo dedicato all’arte ceramica in provincia di Mantova e il secondo nell’intera Lombardia.
L’ altro evento è previsto dal 12 al 18 aprile quando l’ artista viterbese esporrà un suo dipinto, “La pelle della pittura” del 2016, olio su tela tamburata, presso lo
Alfonso Talotta, Tracce
spazio “Una Vetrina”, in via del Consolato, 12, a Roma. Uno spazio, questo, che ospita un progetto ‘’incessante, insonne, giorno e notte. Senza tregua’’, come sottolineano gli stessi organizzatori, ‘’perché le opere presenti verranno esposte per un’intera settimana con visibilità 24 ore su 24’’.
Le operazioni culturali di questo spazio rientrano nel progetto “The Independent” curato dal MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, che esplora i contenuti delle forze creative più innovative. Ed è proprio da qui che giunge un’altra importante soddisfazione per Alfonso Talotta: durante il periodo espositivo ‘’La pelle della pittura’’ sarà proietta anche sui monitor di uno dei più importanti museo della capitale. Il MAXXI,appunto.
