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Torna l’arte dei pignattari a Vetralla

La riscoperta di un antico mestiere, per il recupero e la valorizzazione della tradizione della ceramica

Il comune di Vetralla

Il comune di Vetralla

Il Comune di Vetralla lancia un progetto, finanziato dalla Regione Lazio, sulla riscoperta di un antico mestiere, per il recupero e la valorizzazione della tradizione della ceramica, che si svilupperà in un programma di lezioni teoriche e pratiche tenute da docenti esperti in materia.

Finalità del corso: recuperare, conservare e valorizzare la lavorazione della ceramica tipica. Vetralla ha una lunga tradizione di lavorazione della ceramica, ricordata tra le più note attività artigianali del viterbese almeno dal ‘500 fino agli anni ’60, quando ancora rappresentava un’importante attività economica. Le ceramiche erano vendute in molti mercati della Tuscia e a Roma (materiali ceramici di produzione vetrallese rinvenuti in scavi urbani di Roma ne attestano la circolazione). La terracotta utilizzata, detta anche “ceramica rossa”, dal tipico colore ottenuto dall’impasto, utilizzava una creta rossa cavata da Monte Panese. Le botteghe e le fornaci si trovavano tutte lungo via dei Pilari, utilizzando grotte scavate nel tufo ancora visibili e apprezzabili. Le fornaci erano frequentate ed utilizzate anche da artisti romani. Una delle grotte conserva ancora l’ultima fornace detta “di Checco Lallo”, che ha interrotto il suo funzionamento nei primi anni del 2000.

“Far rivivere un mestiere che appartiene alla tradizione vetrallese da secoli, – dichiarano l’assessore a Servizi alla persona, istruzione e cultura Anna Maria Palombi e il consigliere delegato alla cultura Diana Ghaleb – questo il desiderio che coltivavamo da qualche tempo, e oggi, con non poca soddisfazione, ne annunciamo la realizzazione. Si tratta di un corso che non solo è importante dal punto di vista del sapere, ma che potrebbe essere un tassello per la valorizzazione economica di un intero territorio attraverso la formazione degli iscritti, dimostrando così come l’attenzione alla propria storia, l’amore per le tradizioni produttive e le abilità dei propri predecessori possano rappresentare un volano di potenziamento economico e turistico.”

La successiva realizzazione di esposizioni di antichi e nuovi prodotti artigianali e di convegni anche in collaborazione con il Sistema Museale d’Ateneo dell’Unitus rappresenterà un avvio per la creazione di una rete territoriale di artigiani della ceramica.Le iscrizioni saranno aperte tra pochi giorni, e si rivolgeranno ai giovani e a chiunque intenda avvicinarsi all’arte della lavorazione della ceramica.

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