01052024Headline:

Arsenico, Michelini ha la soluzione

micheliniNonostante l’afa di questi giorni appare fresco come una rosa. E carico di entusiasmo. Anche se, non appena indossata la fascia tricolore gliene sono capitate di tutti i colori. Del problema arsenico ne era cosciente già da tempo, di quello dell’occupazione pure. Ma la tegola di Esattorie Spa (con 38 lavoratori che rischiano di andare a casa) proprio non se l’aspettava. Anche perché il problema va ad aggiungersi a tanti altri che riguardano il lavoro, a cominciare dai livelli occupazionali della sanità viterbese, sia pubblica che privata. E poi, c’è tutto il resto: Caffeina alle porte, Santa Rosa da organizzare, e – dulcis in fundo – il prato dello stadio “Enrico Rocchi” che si sta ingiallendo pericolosamente perché nessuno annaffia più. “E – come dice lui – se si secca per riseminarlo servono almeno 100 mila euro. Quindi va evitato”. Ma Leonardo Michelini, sindaco viterbese da appena 11 giorni, è un fiume in piena. Corre come un levriero da una parte all’altra della città perché Viterbo ha una marea di problemi e adesso tocca a lui risolverli. Ha voluto la bicicletta e adesso è giusto che pedali. Ma lui si sta dimostrando un ottimo passista.

Allora sindaco, i problemi che ha trovato sono quelli che si aspettava o ce n’è qualcuno in più?

“Avevo previsto questo tipo di partenza. Certo, mi sono reso subito conto che i problemi sul tappeto sono molto più seri di quelli che avevo immaginato. Sapevo dell’arsenico, non mi aspettavo la questione Esattorie, che rischia di penalizzare il bilancio del Comune e di mettere in seria crisi ben 38 posti di lavoro”.

Quindi il famoso buco per lei è stata una sorpresa…

“Beh, la crisi di Esattorie Spa l’ho appresa leggendo la stampa locale e confesso che ero totalmente all’oscuro di tutto quello che c’era dietro. Soprattutto della cifra esorbitante che deve essere pagata al Comune. Comunque, stiamo prendendo adeguate contromisure. In questa vicenda è vietato perdere tempo”.

Quali contromisure?

“Beh, intanto abbiamo immediatamente attivato uno sportello, con tanto di numeri telefonici (348.302, 348.306, 348.310, 348.311 e 348.312), ai quali i contribuenti possono già rivolgersi per avere tutte le delucidazioni che vogliono, al fine di poter pagare le imposte direttamente al Comune. Poi c’è il problema dei 38 dipendenti, ma mi sto muovendo anche in questo senso”.

Come?

“Va trovata una soluzione definitiva dal 1° luglio in poi. Chiusa la partita con Esattorie, martedì prossimo vedrò l’amministratore delegato di Equitalia. Spero di poter trovare una soluzione che garantisca il Comune da un lato e i 38 lavoratori che stanno rischiano il lavoro dall’altro. Sono, come si dice in questi casi, moderatamente ottimista”.

Bene. E adesso veniamo al resto. Qual è il suo programma per i primi 100 giorni di amministrazione?

“Quello che avevo preannunciato in campagna elettorale. Arsenico e occupazione sono le mie priorità. Non so quale dei due sia la più importante, ma entrambe richiedono grande determinazione”.

Cominciamo dall’arsenico…

“Intanto ho ricevuto dal ministro Orlando l’assicurazione che nel “decreto del fare” del governo Letta sarà inserito l’emendamento che concederà sgravi fiscali ai privati che si sono dotato di propri dearsenificatori. Un provvedimento che era indispensabile sia per le piccole imprese che per le famiglie. Poi, considerando che la prevista realizzazione di dearsenificatori in tutta la provincia è in forte ritardo, sia per la lungaggine dei lavori, ma anche per un errato cronoprogramma negli appalti regionali, sto studiando col presidente della Regione Nicola Zingaretti una soluzione definitiva al problema”.

micheliniVale a dire?

“Beh, i dearsenificatori non possono essere considerati la soluzione finale. Sono costosi, hanno un alto prezzo di manutenzione e la loro vita è limitata a cinque, sei anni. Va trovata un’altra ricetta. Più economica e più veloce da attuare”.

E lei questa ricetta l’ha trovata?

“E’ in fase di valutazione. Ma la soluzione finale potrebbe essere data dal lago di Bolsena, da cui captare acqua per rifornire tutto il capoluogo. Tra l’altro, la condotta esiste già. E poi magari, scandagliare altre falde acquifere, reperendo quelle con scarso contenuto di arsenico”.

Vabbè. Veniamo alla questione occupazione.

“Anche qui non stiamo messi bene, ma abbiamo cominciato a lavorare. Ad esempio, ci sarà a breve un incontro tra me, il prefetto (Antonella Scolamiero ha scritto una lettera a Nicola Zingaretti per sollecitarlo) e il presidente della Regione per valutare i livelli occupazioni della sanità pubblica e privata. C’è stato un leggero ritardo dovuto al problema Esattorie, altrimenti questo tema sarebbe stato già affrontato”.

E poi?

“Poi c’è il fronte delle piccole imprese, cui dobbiamo dare risposte immediate, nel rispetto delle leggi, anche per aumentare la qualità dei servizi. Il mio progetto è noto: ridurre le esternalizzazioni delle società partecipate e incentivare l’assorbimento di mano d’opera locale. E ancora: favorire la costituzione di cooperative composte da giovani e da disoccupati per eseguire, ad esempio, i lavori di mantenimento del verde, delle aree archeologiche e di altre situazioni che prevedano un alto impiego di mano d’opera”.

Qualche esempio pratico?

“Stiamo provvedendo alla riapertura di Ferento. Avverrà tra 15-20 giorni. Anzi, la mia speranza è di far rinascere questa eccellenza viterbese per ridarla ai viterbesi. Il Comune è disponibile anche a mettere soldi propri per far rivivere una stagione teatrale che sia degna di questo nome”.

Passiamo alla parte politica. Tutto risolto?

“Allora, dico subito: meno male che ho varato la giunta dopo 24 ore. Perché questo ha consentito di affrontare subito tutti i problemi che ci sono caduti addosso. Mi chiedo: cosa sarebbe successo se avessi aspettato?”

michelini serraE con Francesco Serra come la mettiamo?

“Continuo a ripetere che Serra rappresenta un valore notevole per questa amministrazione e per i viterbesi, che in massa gli hanno dato fiducia. Insisterò fino alla fine perché faccia l’assessore. Anzi, ho anche qualche delega aggiuntiva da proporgli. Insisterò fino alla fine affinché lui accetti questa sfida che mette senza dubbio in risalto le sue capacità politiche e amministrative”.

Quindi, niente assessore esterno?

“La sfida amministrativa di questo team va condotta in prima persona. Non per essere comprimari di qualcun altro”.

Finiamo in bellezza: com’è cambiata la sua vita privata dal 10 giugno?

“E’ cambiata molto, giacché dedico molto meno tempo alla mia famiglia e alla mia azienda, il cui peso è adesso tutto sulle spalle di mia moglie, di mia sorella, di mio figlio e di mio nipote. Però la sera vengo informato di come vanno le cose”.

E il suo nuovo rapporto con la gente?

“Ottimo. La gente mi ferma per strada e mi fa gli auguri. Anche quelli che non conoscevo. Sento che da me si aspettano molto. E questa, mi creda, è una responsabilità enorme”.

 

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