04052024Headline:

Sviluppo sostenibile? Mangiare insetti

Stefano Speranza

Stefano Speranza

Presso l’Università degli Studi della Tuscia si tiene oggi un convegno dal titolo “Insetti per l’alimentazione umana e animale: una retro-innovazione per lo sviluppo sostenibile”.
Il convegno, aperto alla partecipazione di tutti, trae origine da ricerche avviate presso l’ateneo viterbese volte allo studio delle potenzialità degli insetti per l’alimentazione umana e animale. Gli insetti, per loro natura, hanno la capacità di produrre sostanze proteiche con un’efficienza più elevata rispetto ad altri animali, con più ferro rispetto a quello accumulato nelle carni bovine è possibile allevarli anche con piccole strutture, non emettono gas serra e già rientrano nelle logiche di alimentazione umana e animale a livello mondiale. Quasi 2000 specie di insetti, infatti, sono utilizzate nel mondo come apporto proteico nell’alimentazione umana. Per questi motivi cresce a livello internazionale l’interesse verso gli insetti come fonte proteica nell’alimentazione umana e animale e in questo contesto l’università della Tuscia intende contribuire in chiave di ricerca scientifica anche in vista dell’importante appuntamento di Expò 2015.
Il convegno, voluto dal comitato scientifico presieduto da Stefano Speranza, entomologo dell’università della Tuscia, vedrà la partecipazione di Paul Vantomme Senior, forestry officer non-wood forest products della Fao e organizzatore del convegno internazionale “Insects to feed the world” appena concluso a Wageningen (Olanda), di ricercatori delle università di Torino e della Tuscia e dell’imprenditrice Laura Belli, dei Giardini di Ararat, primo caso di imprenditoria locale che si è attivata nel mondo dell’entomofagia.
Il convegno è patrocinato da Slow Food Viterbo e dall’Associazione Italiana della Scienza della Sostenibilità.
Al termine di lavori verrà offerta una degustazione coerente con il tema trattato.

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