05052024Headline:

“Urbanistica: verso una nuova cultura”

Domenico Merlani

Domenico Merlani

Viterbo alla vigilia di una rivoluzione urbanistica? Forse che sì, forse che no. E’ presto per sentenziarlo. Ma almeno il percorso che potrebbe portare a una nuova cultura dell’espansione della città è cominciato.

E a dirlo non è un politico, ma un imprenditore. E che imprenditore. Uno con la vocazione del presidente. Presidente di Unindustria Viterbo, presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), aspirante presidente della Camera di commercio viterbese, Domenico Merlani guarda al futuro con speranza, più che con ottimismo, ma con la consapevolezza che stavolta le cose potrebbero cambiare.

Il destro glielo dà proprio l’iter intrapreso da palazzo dei Priori sull’urbanistica cittadina tramite il suo assessore di punta Alvaro (Ricci) piuttosto corsaro, approvata in commissione pochi giorni or sono. E che dopo l’estate dovrà affrontare l’esame del consiglio comunale.

“Un modo di procedere – esordisce – che noi sollecitavamo da tempo e che avevamo chiesto anche alla passata amministrazione, giacché da tempo ci siamo resi conto che il periodo delle vacche grasse è finito. I trasferimenti statali agli enti locali diminuiscono di anno in anno e il pubblico non ha più la forza per fare tutto da solo. Quindi, realizzare una collaborazione pubblico-privato è una strada quasi obbligata da percorrere, se si vogliono fare le cose. A patto che il rapporto sia improntato tutto alla luce del sole e con la massima trasparenza”.

Merlani in proposito ha le idee molto chiare. “E’ già previsto per settembre un incontro con l’assessore per entrare nel merito delle questioni. Ma mi piace la filosofia che si vuole adottare: una join-venture tra pubblico e privato per far crescere con criteri moderni questa città. Certo – prosegue merlani – ci sono dei nodi da sciogliere. Ad esempio sulle opere pubbliche che il Comune vuole realizzare e sulla economicità dei nuovi piani integrati. Giacché se un’impresa non fa reddito è destinata a chiudere. Ma non è detto che la contropartita debba essere costituita da nuove lottizzazione. A Viterbo c’è tanto da fare anche sulla riqualificazione dell’esistente”.

Ma il giovin Domenico mette sul piatto anche una nuova mentalità imprenditoriale, lontana anni luce da quella dei cementificatori dei decenni passati. “Non è un mio vezzo – sottolinea – ma è il mercato che lo chiede. Oggi se costruisci una casa che non è figlia della bioedilizia, che non è tecnologicamente all’avanguardia, che non ha nei pressi servizi e verde nei pressi, poi non la vendi. Quindi, l’imprenditore del terzo millennio, se vuole crescere, deve essere dinamico, aggiornato, e deve soprattutto puntare sulla qualità del proprio prodotto e degli standard urbanistici. Il tempo dei cosiddetti cementificatori dei decenni trascorsi è ormai finito. Perché è il mercato a respingerli”.

Certo è che finalmente in Comune si parla di pianificazione. Una parola che piace al buon Domenico. “In passato purtroppo – aggiunge – c’era un sistema che era sbagliato. Se la Regione stanziava fondi per l’edilizia pubblica e dava sei mesi di tempo per assegnare le aree, cosa vuoi programmare? Non ne hai nemmeno il tempo. Dico una cosa impopolare: quello che è accaduto a Santa Barbara oggi non deve più succedere”.

Insomma, se il Comune proseguirà sulla strada intrapresa, stavolta non troverà controparti sociali pregiudizialmente contrarie. Per intraprendere un percorso nuovo che dovrà innanzi tutto cambiare la cultura di amministratori e imprenditori.

Detto questo, con Merlani non è possibile non parlare della Camera di commercio e delle prossime elezioni, che si annunciano quanto mai agguerrite. “Il fatto che ci siano due candidati – dice il presidente di Unindustria – io lo giudico come fatto positivo e non negativo. E considero positivo il fatto che ci siano due candidati profondamente diversi. Perché questo è il sale della democrazia. Dove sta scritto che ci debba essere sempre un candidato solo?”. Poi aggiunge: “E’ chiaro comunque che il giorno dopo l’elezione, il presidente nominato sarà il presidente di tutti. Io questo lo dò per scontato”.

L’ultimo pensiero Domenico Merlani lo dedica ai provvedimenti del governo Renzi e all’autoriforma delle Camere di commercio che sta portando avanti la stessa Unioncamere. “Un provvedimento che era nell’aria – dice – frutto dell’assenza di autocritica da parte degli attori principali. Comunque io giudico questa autoriforma come un’opportunità che potrebbe portare anche a un notevole miglioramento della situazione esistente. Basta prendere ad esempio Unindustria. Essere diventata un’unica associazione a livello regionale ha portato solo vantaggi, soprattutto a Viterbo. Per la Camera di commercio penso ad esempio all’internazionalizzazione delle aziende. Oggi Roma fa la parte del leone e a Viterbo non restano nemmeno le briciole. Forse domani potrebbe cambiare”.

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1 Commento

  1. Luigi Tozzi ha detto:

    “Dico una cosa impopolare: quello che è accaduto a Santa Barbara oggi non deve più succedere” INFATTI DISTRUGGERANNO UN PARCO PER COSTRUIRCI UNA PALESTRA (che serve ma magari in un altro lotto del quartiere, magari vicina alla chiesa come era previsto all’inizio)

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