05052024Headline:

Il corteo storico apre a Soriano e Vitorchiano

Il vescovo Fumagalli

Il vescovo Fumagalli

D’accordo: l’avvicinamento non è stato idilliaco, prima per le esternazioni non proprio all’insegna della pace e della fratellanza espresse da un figurante (che poi ha lasciato la carica) e poi per qualche polemicuccia di natura politica sul passaggio ravvicinato dalle parti della festa dell’Unità. Ma oggi tutto questo può essere archiviato, per lasciare le strade della città al corteo storico, il tradizionale appuntamento che precede di un giorno il Trasporto della Macchina di santa Rosa.
Si comincia alle 12, in piazza del Comune. con la consegna della mazza del maggiordomo, la cerimonia che rinnova l’antico passaggio del simbolo di potere. Alle 17.30, invece, ecco il corteo vero e proprio, che partirà dal santuario di Santa Rosa per raggiungere la cattedrale di San Lorenzo attraverso il Corso, via Saffi, Fontana grande, via delle Fabbriche, via San Pietro, via San Pellegrino, via Cardinal La Fontaine e via San Lorenzo. Al duomo, ecco il cuore della Santa – la ragione principale del corteo, che affonda le sue radici nella storia – e la benedizione del vescovo. Alle 18 si riparte per via San Lorenzo, via La Fontaine, via Annio, via Cavour, piazza del Comune, via Ascenzi, piazza del Sacrario, via Marconi e ancora Santa Rosa.
Circa trecento i figuranti, con abiti che riproducono fedelmente quelli in uso nelle varie epoche, dalla nobiltà agli amminisrratori senza dimenticare i boccioli e le rosine. Quest’anno la novità è la presenza di alcune delegazioni di Soriano nel Cimino e Vitorchiano, tappe dell’esilio della Santa bambina: per i cimini ci sarà la contrada San Giorgio, con costumi del 1300, mentre il gruppo fedeli di Vitorchiano indosserà costumi di scuola michelangelesca della fine del 1600. Sperando che non piova, perché i viterbesi e i turisti non vogliono certo perdersi l’abbraccio alla loro santa.

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