06052024Headline:

Liste d’attesa, sindacati contro Macchitella

Rosita Pelecca, segretario provinciale della Cisl

Rosita Pelecca, segretario provinciale della Cisl

Le liste d’attesa, per la precisione la mancata consultazione dei sindacati sull’abbattimento dei tempi per poter beneficiare dei servizi sanitari, manda sulla graticola il direttore generale della Asl Luigi Macchitella reo a detta dei segretari viterbesi di Cgil (Carlo D’Ubaldo), Cisl (Rosita Pelecca) e Uil (Giancarlo Turchetti) di aver affrontato il tema “senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali del territorio, in palese violazione dell’accordo siglato da Regione, Cgil, Cisl e Uil che prevede invece la consultazione delle rappresentanze dei lavoratori”. A questo punto secondo la triplice deve intervenire il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.

“Avremmo voluto discutere con il commissario – proseguono D’Ubaldo, Pelecca e Turchetti – sul perché in provincia di Viterbo si sono accumulate 16.605 richieste di prestazioni tra TAC (2.460), ecografie (10.332), medicina nucleare (480) e risonanza magnetiche (3.333). Il dato più critico per numeri complessivi di tutte le Asl della Regione, sia romane che provinciali. Avremmo voluto discutere su come venivano utilizzati, in quota parte, i 7 milioni di euro aggiuntivi previsti nell’accordo siglato tra la Regione e Cgil, Cisl e Uil, confederali, di categoria e pensionati. Avremmo voluto discutere su come sarebbero stati migliorati gli utilizzi dei macchinari, i prolungamenti di orario delle prestazioni, su come avremmo potuto utilizzare meglio il personale sia medico che paramedico. Avremmo voluto in definitiva discutere su questioni che riguardano tutti i cittadini della Provincia, lavoratori e pensionati. Avremmo voluto esercitare quel diritto-obbligo di controllo e vigilanza – sottolineano i sindacati – che la nostra rappresentanza richiede, sulla fruibilità ed economicità della sanità pubblica nella nostra provincia. L’atteggiamento del Commissario impedisce tutto questo e di questo siamo rammaricati poiché le intenzioni della Regione vanno in tutt’altro senso. Si tratta infatti di rispetto delle regole, così come del rispetto di cittadini e lavoratori che beneficiano o meno dei servizi di un’azienda pubblica che ci sta dando invece l’impressione di agire come un qualsiasi privato. Speriamo che anche Macchitella prima o poi se ne renda conto. Chiediamo infine al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, di intervenire formalmente per mettere una volta per tutte fine a questo atteggiamento che rischia di diventare pericoloso perché volto a delegittimare il ruolo dei sindacati. Con la speranza che almeno lui si renda conto della gravità del comportamento assunto da uno dei suoi dirigenti che pare proprio procedere a suo piacimento”.
“Nel frattempo – concludono Cgil, Cisl, Uil Viterbo – non ci resta altro che prendere atto della completa assenza di volontà da parte del commissario Asl di voler convocare e confrontarsi con le organizzazioni sindacali. Aspettiamo di sapere il perché”.

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