Il sindaco Leonardo Michelini con la vice Luisa Ciambella
Assessore Luisa Ciambella perché l’amministrazione comunale non ha rescisso il contratto con Viterbo ambiente?
“Perché era una strada molto rischiosa per i conti pubblici e soprattutto perché si tratta di un servizio essenziale per i cittadini, che non può essere interrotto neppure per un minuto”.
Con la vicenda Esattorie, le cose sono andate in modo diverso.
“E’ vero, ma quello non era un servizio essenziale. Proprio per questo ne siamo venuti a capo. Con i rifiuti, pur essendo consapevoli che le cose non andavano bene, non si poteva fare”.
La domanda è sempre la stessa: perché?
“Faccio un esempio: a Frosinone l’amministrazione comunale andò avanti con la rescissione. Sapete come è andata a finire?”.
Ce lo dica lei.
“Che l’azienda incaricata del servizio ha fatto ricorso, ha vinto e continua ad espletare il servizio. E il Comune ci ha rimesso un mucchio di soldi”.
Esattamente ciò che ipotizza la magistratura per Viterbo.
“Le indagini devono andare avanti e fare chiarezza. Io posso solo ribadire che il Comune e quindi i cittadini non hanno pagato un centesimo in più di quanto stabilito nel contratto. Che non abbiamo firmato noi: vale sempre la pena ricordarlo”.
Ma l’amministrazione Michelini è in carica ormai da due anni: non si poteva fare proprio nulla?
“Se ci fosse stata la possibilità di rescindere, lo avremmo fatto. Ma i rischi, ripeto, erano assai elevati”.
Quindi?
“Quindi, la verità è una sola: quel contratto, così come era stato strutturato, forse non andava firmato”.
C’è dunque una responsabilità politica?
“Quelli che oggi sono all’opposizione e che alzano la voce sull’efficienza del servizio, erano in maggioranza all’epoca della firma del contratto. Anche in Giunta in certi casi, come la consigliera Chiara Frontini, che pure considero un’amica”.
La colpa è sempre degli altri…
“No, ma ognuno deve prendersi le responsabilità che gli competono. Abbiamo vigilato, come dimostrano le sanzioni erogate all’azienda incaricata del servizio, e ci prendiamo le nostre responsabilità, ma sparare nel mucchio facendo finta di dimenticare il passato è uno sport che non mi piace. Per niente”.
