Bilanci degli enti locali nella bufera. Intanto, è ufficiale che per le Province il termine di approvazione è stato spostato dal 30 luglio al 30 settembre, mentre per i Comuni la scadenza originaria (peraltro già soggetta ad un allungamento: il termine originario era fine maggio, poi allungato alla fine del mese in corso) al momento resta inequivocabilmente fissato. “Ma io credo – interviene il sindaco di Tarquinia, oltre che presidente della Provincia, Mauro Mazzola – che ben pochi degli ottomila comuni italiani potranno rispettare questa data. Non lo farà neppure Torino, il cui sindaco, Piero Fassino, è anche presidente dell’Anci… E anche quei municipi che si sono portati avanti, quelli bravissimi del nord, non so proprio come faranno a chiudere la questione entro quel termine”.
Una situazione, dunque, generalizzata e che investe anche il Comune di Viterbo. “Non si può chiudere la questione – irrompe Giulio Marini, leader di Forza Italia ed ex primo cittadino – con un colloquio con il prefetto come sostiene con un eccesso di superficialità Michelini. La legge, che fino a prova contraria è tuttora vigente, stabilisce che il bilancio vada discusso e approvato entro il 30 luglio. L’amministrazione in carica non è in grado di farlo? Bene, anzi male. Allora si attivi con gli strumenti idonei e legali e non le chiacchierate informali. Non si porta avanti così il Comune, tanto più che si sta parlando dell’atto fondamentale nella vita di ogni amministrazione, pubblica o privata che sia”.
“Non so sinceramente chi sta guidando la faccenda – sottolinea ancora Mazzola – e non so neppure se Renzi conosce davvero qual è la situazione della stragrande maggioranza dei comuni italiani. I tagli sono stati poderosi e non possiamo più forzare sulla leva fiscale… Parlo del mio comune e dico senza peli sulla lingua che non non ce la facciamo a chiudere il bilancio entro il 30 luglio. Adesso la segretaria comunale scriverà una lettera al prefetto esponendo la situazione e così avremo una ventina di giorni di tempo in più per quadrare i conti. Intanto approveremo le tariffe entro fine mese e quindi penso di convocare il Consiglio subito dopo Ferragosto”. Ci potranno essere conseguenze come il commissariamento? “I tecnici – conclude il primo cittadino tirrenico – mi assicurano di no. Perché se così fosse, i prefetti di tutta Italia dovrebbero nominare un treno di commissari: mi sembra davvero impossibile”.