Si è parlato anche del giovane del momento, di quell’Alessandro Rossi, che ha trascinato la Lazio Primavera alla finale scudetto, a Caffeina, nello spazio riservato al libro “La provincia nel pallone” di Claudio Di Marco.
“Durante la stagione – ha detto Max Farris, che lo ha allenato in veste di secondo biancoceleste – più volte avevamo parlato con Simone Inzaghi di Alessandro: dicevamo che aveva delle qualità, ma che mancava qualcosa per puntare su di lui. Poi qualcosa all’improvviso è arrivato, sotto forma di esplosività fisica e il ragazzo ci ha portati in finale con un gol dopo 120 minuti di gioco e ha fatto fuoco e fiamme anche nella finalissima.”
Personaggio di punta della serata è stato Ugo Russo, il quale, oltre all’analisi del calcio degradato di oggi, si è esibito in una eccezionale parodia di “tutto il calcio minuto per minuto degli anni ’70 e di Italia-Corea del ’66. Un pezzo di bravura che ha conquistato tutti i presenti, che gli hanno tributato un lungo applauso.
Antolovic e Iacomini hanno idealmente fatto la staffetta del calcio sorianese. Il primo, ha anche ricordato i tempi in cui era una giovane promessa approdata a Marta. “Era – ha detto Antolovic – un altro calcio: i giovani credevano nello sport come strumento per crescere e realizzarsi. E quelli bravi giocavano naturalmente, senza nessun obbligo degli under”. “E’ bello – è stato, invece, il pensiero di Iacomini – che ci sia qualcuno che scriva di noi, delle nostre categorie, con grande serietà e tranquillità. Ancora penso qualche volta a quel rigore di Vegnaduzzo, l’anno scorso, che son riuscito solo a schiaffeggiare.”