06052024Headline:

Pepponi: ”Michelini? Io non tramo”

Fanno discutere le accuse di Fioroni alle ''famiglie comuniste della città''

Roberto Pepponi

Roberto Pepponi

Quando domenica pomeriggio Giuseppe Fioroni ha tuonato da San Martino al Cimino, turbando per un attimo la tranquillità del dì di festa, contro ”quelle tre o quattro famiglie comuniste della città, sempre quelle, che vogliono far cadere l’amministrazione comunale”, è scattata la corsa agli elenchi telefonici. Dopo un’attenta consultazione non sono risultate presenti – almeno nel capoluogo, in provincia non si sa – famiglia con cognomi sospetti. Nessun Molotov, nessun Trockij né Breznev, figuriamoci Džugašvili, che poi era il cognome di Stalin. E allora, chi saranno queste famiglie comuniste viterbesi (o viterbesi comuniste) che mettono a repentaglio la seconda metà di mandato di Leonardo Michelini?

Roberto Pepponi, imprenditore di successo – si direbbe illuminato, se non fosse che ultimamente il termine porti un po’ sfiga -, famiglia pure, parentela acquisita con quel Sauro Sorbini che in passato ha messo alla berlina la classe dirigente politica locale e nazionale, con l’ironia e l’irriverenza dei grandi. Ecco, Roberto Pepponi.

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