26042024Headline:

Per cenone e pranzo natalizi, spesi 2,2 miliardi

La stima di Coldiretti che sottolinea la scelta di privilegiare il made in Italy

Per le festività natalizie più di 8 italiani su 10 hanno preferito restare in casa

Per le festività natalizie più di 8 italiani su 10 hanno preferito restare in casa

Sapete quanto abbiamo speso per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale? Circa due miliardi e 200 milioni di euro. I conti li ha fatti Coldiretti che ha anche stimato come 8 italiani su 10 (esattamente l’82%) hanno scelto di restare a casa. Nel dettaglio, la somma maggiore (850 milioni di euro) è servita per acquistare pesce, carne e salumi, oltre che per acquistare l’occorrente per il ragù; a seguire le spese per spumante, vino e altre bevande (400 milioni di euro). E i dolci? Circa 350 milioni per panettone, torrone e pandoro, oltre che per tutte le altre squisitezze che non sono certo mancate sulle nostre tavole. Un gradino più sotto le somme destinate a frutta, ortaggi e conserve (300 milioni); chiudono questa speciale classifica di bontà varie pasta e pane (200 milioni) e formaggi e uova (100). Il totale fa appunto 2,2 miliardi. “Come vuole la tradizione – commenta il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici – gli italiani hanno dimostrato di preferire i pasti tradizionali, consumati in casa tra parenti e con i cibi tipici della nostra festa più importante, che è il Natale”.

Gli italiani continuano a preferire il Natale casalingo, trascorso in famiglia con parenti o amici. Un Natale nel più rigido solco della tradizione, nel quale le scelte (ovviamente legate ai prodotti del territorio) sono state orientate in larghissima misura verso il made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole “dove invece si sono affermati – sottolinea la Coldiretti – il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,1 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti”. Appena il 9 per cento degli italiani si è recato al ristorante, mentre il 3 per cento ha preferito gli agriturismi. Anche se va comunque sottolineato che ristoranti e agriturismi hanno comunque fatto registrare il tutto esaurito nelle due giornate natalizie.

“Siamo certi – conclude il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti – che la tradizione continuerà ad essere la parola chiave anche per il cenone di Capodanno. A questo proposito ricordiamo che il nostro Mercato di Campagna Amica, dove acquistare prodotti a km zero realmente made in Italy, sarà aperto in viale Francesco Baracca 81 anche la mattina del 30 dicembre dalle ore 8 alle 13”.

 

 

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