05052024Headline:

I quarant’anni del reggimento Antares

All'aeroporto Fabbri cerimonia per il "compleanno" dello storico reparto

La deposizione della corona d'alloro per i caduti

La deposizione della corona d’alloro per i caduti

Celebrato il 40° anniversario di fondazione del 1° reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”, presso l’hangar 1 dell’aeroporto “Fabbri”. La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di alloro per ricordare e rendere omaggio ai caduti. Successivamente è stata celebrata la Santa Messa, officiata del cappellano militare don Giuseppe Balducci. Durante l’omelia, il sacerdote ha sottolineato come “l’anniversario della costituzione di questo reggimento costituisca un’occasione privilegiata per riflettere sul valore e la dedizione che, in questi quattro decenni, i baschi azzurri di ieri e di oggi hanno messo e mettono nello svolgere i delicati compiti affidati ai suoi appartenenti”. Alla cerimonia, cui hanno partecipato numerosi ex appartenenti al reggimento, tra cui il generale De Angelis, primo comandante dell’unità, che unitamente a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito hanno suggellato ulteriormente il profondo legame e il senso di appartenenza che unisce il “basco azzurro” all’Istituzione e alla Specialità.

Il generale De Angelis, primo comandante dell'Antares

Il generale De Angelis, primo comandante dell’Antares

Al termine della breve ma sentita cerimonia, il comandante di reggimento, colonnello Antonio Del Gaudio, dopo aver ringraziato tutti i convenuti, nel riconoscere l’impegno, la dedizione e la preparazione tecnica e professionale che gli uomini di “Antares” profondono giornalmente, ha ribadito quanto sia importante l’attaccamento ai “valori ereditati dalle passate generazioni che permetteranno ai più giovani di consentire la transizione sulle versioni tecnologicamente più avanzate di cui si è dotata la Specialità, anche in presenza di forti instabilità e sfavorevoli congiunture finanziarie”. E poi ancora: “Il legame che si stabilisce nell’eseguire le missioni che mettono a repentaglio la propria vita, trasforma i rapporti di lavoro in relazioni quasi familiari e la presenza qui oggi  tra noi degli eredi di chi è caduto operando per fini superiori testimonia quanto questo  legame travalichi l’umana condizione”.

L'intervento dell'attuale comandante, colonnello Del Gaudio

L’intervento dell’attuale comandante, colonnello Del Gaudio

Il 1° reggimento “Antares” è costantemente impegnato su due fronti. All’estero, partecipa attivamente da anni alle missioni NATO e ONU di supporto alla pace e intervento umanitario. Dal 1979 i militari di “Antares” sono stati presenti in Libano, Namibia, Kurdistan, Albania, Somalia, Mozambico, Macedonia, Kosovo, Iraq e Afghanistan, in supporto delle Forze Armate e al servizio della comunità internazionale. In patria, il reggimento svolge sia attività di controllo del territorio, sia interventi risolutivi nelle pubbliche calamità a favole della popolazione civile. In particolare, il reparto è stato impiegato per rispondere prontamente ai tragici eventi del Friuli, Val Nerina, Campania, Basilicata, Valtellina, Sicilia, Toscana, Umbria, Marche, Piemonte, Val d’Aosta e in occasione del sisma d’Abruzzo. Inoltre, durante il periodo estivo, da giugno a ottobre, partecipa attivamente con i propri elicotteri CH-47 alla campagna antincendio boschiva della Protezione Civile.

Al termine della sua  allocuzione, il colonnello Del Gaudio ha poi concluso: “Quarant’anni di professionalità, sacrificio, orgoglio, di servizio alla Nazione e alle popolazioni meno fortunate. Un Paese e le proprie Istituzioni hanno l’obbligo di non dimenticare e noi militari, soprattutto in un periodo delicato e complesso come quello che viviamo, dobbiamo concorrere alla sicurezza dei nostri concittadini e non rendere vano il contributo di chi, prima di noi, ha fortemente creduto nell’Italia, nella democrazia e nella libertà”.

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