06052024Headline:

Viterbo abbraccia i suoi pompieri

Presentato in comune il libro dedicato ai vigili del fuoco

Una delle moto d'acqua in dotazione ai Vigili del FuocoIn questo periodo di scosse e tragici eventi, l’unica certezza sono rimasti i vigili del fuoco.Sempre più amati dai cittadini e ricercati nel momento del bisogno. A loro, e in particolare a quelli di Viterbo, è stato dedicato un libro presentato nella sala regia del Comune. ”Viterbo e i suoi pompieri” è il testo firmato da Massimiliano Marzetti che ha sintetizzato così le sue pagine:  ”Ho tracciato la storia completa. Da Roma, passando per il Medioevo e arrivando all’era moderna. Nella parte centrale ho cercato di delineare la storia della fondazione del corpo comunale, poi diventato provinciale. Questa mattina mi piacerebbe ricordare una figura  in particolare che ho incontrato per la redazione del libro. Parlo di Luigi Luzi, congedato nel 1920 per raggiunti limiti d’età, che si rese protagonista di innumerevoli interventi che mostrano il totale sprezzo del pericolo e lo spiccato altruismo. Salvò la macchina di Santa Rosa da un principio d’incendio a quasi 50 anni. È l’esempio più lampante di queste persone che rischiano la vita ogni giorno”.

A seguire la conferenza, oltre i vigili del fuoco, tanta rappresentanza delle forza dell’ordine e il comandante dei pompieri, Gioacchino Giomi, che ha salutato così:  ”Bello vedere il senso di appartenenza che cerchiamo di sviluppare anche durante l’addestramento. Io ho iniziato a vivere da vigile del fuoco dal 1980, ma gli anni precedenti sono storia. Infatti oltre i cittadini io invito gli stessi pompieri a leggere questo libro perché siamo noi i primi a non dover perdere la memoria. È un bel modo per farci conoscere: noi non siamo solo estinzione di incendi, ma anche prevenzione. Ringrazio tutti dando un grande abbraccio ai vigili del fuoco”.

Michelini, invece, parla di legami spirituali: ”Come non ringraziare i pompieri per tutto quello che fanno. Poi hanno come protettrice Santa Barbara, ma il fuoco, in qualche modo, li lega anche a Santa Rosa e quindi alla città di Viterbo”. Queste le dichiarazioni rivolte agli uomini in divisa prima di lanciare un breve filmato per anticipare la vera e propria descrizione del libro.

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