05052024Headline:

Gatti uccisi con l’acido, minacce alle colonie feline

Vittime, ancora una volta, gli amici a quattro zampe

2017 uccisione gattiBiglietti minatori ed esecuzioni terribili nella Tuscia contro le colonie feline. I fatti, di una violenza resa ancor più terribile perché si scaglia contro innocenti amici a quattro zampe che non sanno difendersi, sono accaduti nei giorni scorsi a Civita Castellana e Civitella D’Agliano. A denunciare gli avvenimenti l’Oipa Viterbo (Organizzazione internazionale protezione animali).

”Civitella D’Agliano: c’è qualcuno poco ‘civile’ – scrive l’organizzazione – che pensa di potersi permettere di avvelenare i gatti di una colonia felina riconosciuta, regolarmente accudita dalla referente e posta sul territorio comunale con autorizzazione. Ricordiamo a tutti che l’uccisione di animali è perseguibile penalmente secondo l’art. 544 bis del codice penale”.

Da quanto si apprende sarebbero 4 i gattini uccisi nel piccolo Comune della Tuscia, tutti afferenti ad una colonia felina riconosciuta. Ai poveri gattini è toccata una fine atroce. Pare infatti che le uccisioni, simili ad esecuzioni, siano avvenute attraverso l’uso dell’acido. Ma lo spopolamento della colonia di Civitella D’Agliano è dovuto anche al fatto che alcuni degli esemplari felini ad essa appartenenti sarebbero scomparsi improvvisamente e in circostanze misteriose.

”Prossima bocconcini avvelenati”, così invece si legge su un post-it lasciato su quello che pare il cancello di un parco comunale di Civita Castellana nei pressi della chiesa dedicata a San Giuseppe operaio. La scritta, realizzata con un pennarello rosso e tracciata da una mano non proprio ferma, forse per non far riconoscere la calligrafia, lancia un chiaro messaggio minatorio contro i gatti e anche, di riflesso, contro chi si prende cura di loro.

”Nella civile Civita Castellana, c’è qualcuno di poco civile – si legge in un post di Oipa – che pensa di potersi permettere di minacciare di avvelenare i gatti liberi accuditi presenti sul territorio. Ricordiamo a tutti che l’uccisione di animali è perseguibile penalmente secondo l’art. 544 bis del codice penale”.

Un episodio che per il comune civitonico non è nuovo. Sembra infatti che bigliettini simili siano stati lasciati più volte anche in alcune zone del centro storico. Ora del caso se ne stanno già occupando le guardie zoofile dell’Oipa di Viterbo che in una nota scrivono: ”Non attendiamo una prossima volta. Stiamo già indagando”.

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