04052024Headline:

Guerra, pioggia di sanzioni contro la Russia

Dopo la politica e l’economia, anche lo sport e il gambling scendono in campo a favore dell’Ucraina. Ecco alcune scelte di famosi brand attivi nel gioco legale e pubblico

unione europea riversoL’Unione Europea, con Italia, Germania e Francia in prima linea, hanno messo in campo la loro arma nella guerra tra Ucraina e Russia: quella delle sanzioni economiche. Una mossa di cruciale importanza, per un’organizzazione che “ripudia la guerra”, come recita l’articolo 11 della nostra Costituzione, ma che vuole comunque far la sua parte nel sostegno al popolo ucraino. E dopo la prima ondata di norme e di chiusure, l’UE è pronta a vararne di nuove.

“Siamo determinati ad aumentare ulteriormente la nostra pressione su Russia e Bielorussia. Abbiamo adottato sanzioni significative e restiamo pronti a procedere rapidamente con ulteriori sanzioni”. Recita così la nota diramata dopo il vertice di Versailles dello scorso 11 marzo, a confermare l’impegno per la pace e soprattutto a confermare le richieste alla Russia di rispettare pienamente gli obblighi, ai sensi del diritto umanitario internazionale. Un sostegno, quello all’Ucraina, che arriva dalla politica e l’economia così come da tantissimi altri settori: da quello dello sport a quello della cultura, passando anche per settori che non ci aspetteremmo, come quello del gambling, il gioco legale e pubblico.

È notizia di qualche giorno fa infatti la decisione da parte della famosa azienda di gioco Leovegas, società quotata alla borsa Nasdaq a Stoccolma, di non accettare più scommesse su sport russi o bielorussi. La decisione è stata affidata a un post sul social network di Linkedin, dove si legge: “Dopo l’invasione dell’Ucraina, il Gruppo LeoVegas ha deciso di sospendere tutte le scommesse sugli sport nazionali russi e bielorussi”. Il CEO del brand, Gustav Hagman ha poi spiegato: “Agli atleti e alle squadre di questi paesi è già stato vietato di partecipare a eventi internazionali da molte federazioni sportive e, sebbene il Gruppo LeoVegas non abbia mai accettato clienti dalla Russia o dalla Bielorussia, non desideriamo dare legittimità a questi campionati o competizioni”.

Un impegno importante, quello di LeoVegas, che si unisce anche alla donazione di 500 mila corone svedesi, vale a dire oltre 46 mila euro, al CICR, il Comitato Internazionale della Croce Rossa a sostegno delle attività di assistenza umanitaria durante il conflitto. Intanto anche la Malta Gaming Authority chiede un nuovo screening sui rapporti commerciali, con l’obiettivo di interrompere qualsiasi transazione di clienti proveniente da fonti russe: “L’autorità sta sottolineando l’importanza – si legge in una nota – che i licenziatari garantiscano che tutti i sistemi utilizzati per monitorare le sanzioni siano gestiti in modo efficace ed efficiente, che siano informati di eventuali aggiornamenti riguardanti la situazione Russia/Ucraina e, di conseguenza, calibrare i propri sistemi di monitoraggio delle sanzioni al fine di riflettere eventuali integrazioni apportate agli elenchi applicabili oggetto di monitoraggio”. Piccole mosse che possono fare la differenza, nella speranza che il conflitto possa presto finire.

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