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Dopo 2500 anni Tarquinia riavrà un suo porto sul mare

Si riaffaccia la possibilità di un porto turistico nel litorale della Tuscia

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Il rendering del Porto turistico

Redazione

Viterbo,5.1.24

In principio fu Gravisca essere nel VI° secolo avanti Cristo il porto estrusco sul litorale di Tarquinia. Oggi, di questo,che fu un porto importante per l’attività economica e sociale del misterioso popolo che abitò nelle nostre contrade, restano solo segni del successivo porto romano dopo la distruzione di quello etrusco da parte dei romani e di quello romano dopo il sacco dei Visigoti, poi, della successiva ricostruzione nel XV secolo, poi anch’esso distrutta nel 1481 resta oggi poco nulla o poco di Porto Clementino dopo la definifiiva demolizione operata dai tedeschi alla fine della 2°Guerra negli anni 1943/44 che li temevano lo sbraco alleato..

Dopo anni di progetti per un Porto turistico, di cui uno 25 anni fa chiamato “Santa Marta”, era di prevedere una realizzazione di un bacino portuale prima della foce del Fiume Marta, ma nulla fu possibile per l’ostruzionismo dei soliti “ambientalisti”. Oggi, in virtù del piamo porti della Regione Lazio, la speranza di avere un porto turistico sul litorale di Tarquinia si riaffaccia.

Il Comune di Tarquinia, nel licenziare il Bilancio di previsione per l’anno 2024 e la presentazione del Piano triennale per le opere pubbliche, ha inserito la costruzione del porto nei programmi.

La realizzazione del porto avverrà con capitali privati in regime di project financing sul sedime di proprietà comunale e potrà rappresenterà il fiore all’occhiello del turismo nautico sul litorale della Tuscia, l’unico privo di infrastrutture portuali turistiche del Lazio.

La realizzazione di un porto turistico in una zona de litorale che ne è priva, in quanto tra il porto di Riva di Traiano che è a Civitavecchia e quello di Cala Galera all’Argentario ci sono circa 30 miglia di costa,costituisce la possibilità di approdo in una zona servita da autostrada, ferrovia e…chissà anche dall’aeroporto di Viterbo, pertanto commercialmente strategica.

La costruzione del Porto turistico, sarà utile per regolare il flusso idrico verso il mare del fiume Marta che in passato ebbe creare problemi, nonchè porre Tarquinia Lido nel novero delle città che nauticamente contano non solo per l’attività turistica ricreativa, ma per l’indotto della nautica (cantieristica, rimessaggio, refitting, commercio, etc. Le attività sportive della ASSONAUTICA provinciale e del TARKNA VELA CLUB, già presenti sul territorio, potranno contare su infratrutture che possano incrementare il loro sviluppo in ogni stgione dell’anno.

Sarà nei programmi elettorali per le prossime “comunali” di Tarquinia l’affare del Porto.

La prossima amministrazione comunale, non dovrà lasciarsi sfuggire un’occasione per il rilancio della Città e del litorale della Tuscia.

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