Con la specificità di televisione, radio e fotografia, “Scienze della Comunicazione” rilancia una formazione dove lo spazio e il tempo del laboratorio diventano luogo e momento di approfondimento, riflessione e produzione mediale che vedono protagonisti gli studenti in maniera diretta e performativa.
Il corso di laurea in Scienze della Comunicazione del Dipartimento di Scienze Umanistiche della Comunicazione e del Turismo dell’Università degli Studi della Tuscia propone tre laboratori di base che recuperano la singola specificità del mezzo di comunicazione in un ambiente digitale sempre più connotato da una dialettica forte e transmediale. I laboratori proposti dalla cattedra di “Teorie e tecniche dei media” del prof. Giovanni Fiorentino vanno ad arricchire la formazione degli studenti affiancando allo studio teorico il lavoro di gruppo, l’esperienza pratica e produttiva, il contatto diretto e creativo con il mondo artificiale dei suoni, dell’immagine, dell’audiovisivo.
Il primo laboratorio si terrà ogni martedi dalle 11 alle 13 nell’Aula Radulet del complesso di S.Maria in Gradi e si concentrerà sull’analisi delle serie televisive, ed in particolare sulle serie americane di ultima generazione, spesso fenomeno di avanguardia sia nella sperimentazione audiovisiva che nelle forme di consumo, attivato con la partecipazione di un gruppo di giovani ricercatori costituito da Chiara Moroni, Federico Tarquini, Ilenia Imperi e Agnese Bertolotti.
La seconda esperienza partirà il giorno successivo alle ore 12 in aula A e sarà dedicata all’analisi e alla produzione radiofonica, in collaborazione con Radio Freedom Mind (http://www.radiofreedomind.com/) ed in particolare con gli studenti Gabriele Mazzetti e Alessandro Stazzonelli. Obiettivo: scoprire come si realizza la sensibilità comunicativa del medium radiofonico ed accedere alle grandi ed economiche possibilità di fare radio on line.
Il terzo laboratorio – ogni mercoledi alle 17.30 – verrà avviato nell’ Aula 12 del complesso di Santa Maria in Gradi, in collaborazione con gli studenti Cecilia Campaniello e Cristiano Morbidelli ed è un’esperienza extracurriculare aperta a tutti dedicata alla fotografia, con un percorso di produzione e riflessione sul medium tra passato e presente, tra vita quotidiana e ricerca estetica, reportage e arte, attraversando le capacità di trasformazione e sopravvivenza della fotografia tra analogico e digitale, fino alla particolare rimediazione offerta oggi dai social network che offrono un nuovo modo di fare esperienza visiva e di rapportarsi all’immagine fotografica.
Ci dispiace per lei, ma i giochi siamo soliti lasciarli fare ai bambini.
uh non puoi capire, fa fede la percentuale di ricontatto…
Grande! Ti piace anche Elio!??!?! Dai tutti insieme “John Holmes una vita per il cinema…”
Appunto, vada a lavorare, magari qualcuno particolarmente malevolo – non certo noi – potrebbe far notare a qualcun’altro come passa il tempo durante il suo orario di lavoro.
John Holmes lo frequentavamo ben prima che lo celebrasse Elio e le storie tese.
Pausa pranzo, sa anche noi nullafacenti ne abbiamo diritto.
Non si abbatta, se s’impegna ce la può fare!
Una pausa pranzo che dura quasi l’intera giornata lavorativa? Quando c’è il prossimo concorso all’Unitus?
Ce ne intendiamo?
Un po’ sì, ma non come imputati.
glielo sto dicendo… Ammazza però che pazienza ci vuole…
Allora mastichi e lecchi senza indugi, deocaro!
No no, per lei sempre un posto in prima fila…
Glielo posso anche dire, ma il suo senso del tempo è talmente lasco che si sbaglierebbe con la presentazione delle domande…
Paghiamo sempre di persona, a differenza di molti altri che pagano con i soldi della collettività.
Se ha problemi di dislessia può anche scriverlo, va bene lo stesso.
E’ un gioco di logica, e neppure banale… Ma nel suo caso un qualsiasi bambino lo capirebbe meglio di lei…
beato lei che è esperto delle cose del mondo…
Che poi non ha fatto anche dei film gay? Ora capisco il perché del body double…
Sarà pure banale, ma – ripetiamo – i giochi li lasciamo ai bambini e ai bamboccioni par suo.
Sotto col ciuffo!!!!!
Più di quanto non creda.
Eh io scrivo pure, ma lei non mi sembra capire…
Evvivalasanta!
Probabilmente dovrebbe farsi vedere da un buon logopedista.
beh, mi scusi lei con questo nome anonimo che parla di persona, come dire non suona proprio benissimo, ma non si preoccupi, ormai mi sono affezionato a lei e alle sue minuscole contraddizioni…
Eh io sarò pure banale, ma se i bambini imparassero sin da subito i giochi di logica forse ne trarrebbero un vantaggio nella vita. Lei ne è la controprova perfetta.
p.s.
Bamboccione and proud!!!!
Persona è un lemma che può agevolmente trovare in qualsiasi dizionario della lingua italiana.
No no, ci credo ci credo, vuole che non consideri tutte le prove di arguzia che ha mostrato fino ad ora?
Addavenì Casa Pound!
Le piace la canzone quella sera del tre?
Ci creda, ci creda…. L’apparenza inganna sempre.
Diciamo che è un ottimo lassativo.
Nei film gay si faceva solo suggere la pertica il compianto.
Ci sono andato a cena, non proprio là, ma ci siamo capiti, qualche giorno fa, non si mangia male, anzi, e bel servizio. Vuole venire anche lei?
non avendoli visti non lo so, lei invece sembra ben esperto…
con calma, lemma lemma come si dice. E cmq intendevo persona che paga e anonimato suonano un po’ male…
Allora è vizio, sempre a pensare a mangiare come un Filippo Rossi da Trieste qualunque! Noi veramente invocavamo e invochiamo la cinquina correttiva di un irsuto esponente di Casa Puond.
Beh, non è che al botteghino d’un cinema bisogna andarci con i documenti…
no io sono per la scuola della grammatica valenziale e per l’acquisizione implicita della grammatica.
Sono introvabili i film gay di Holmes, ma che li abbia fatti e che cosa abbia fatto è risaputo.
Eh glielo sto dicendo che ci credo… are we made of crognolo, aren’t we?
Impliciti, ordunque!
Filisteo!
Allora ci creda e basta.
Cicisbeo!
Allora è vizio. Sempre a farmi ripetere le cose due volte! Io infatti sono andato a cena proprio da lui. Poi è un bibliofilo, come non andarci d’accordo?
Nello stato che lei auspica sì!
Apprezziamo di più il versante uomo d’azione.
Veramente è lei il frequentatore reo confesso di fascistoni e fascistelli.