07052024Headline:

Tirrenica bloccata: Mazzola bussa a Zingaretti

Il sindaco Mazzola si rivolge a Zingaretti

Il sindaco Mazzola si rivolge a Zingaretti

Ognuno ha un po’ il suo ponte sullo Stretto. A Messina stanno lì, fermi, a giocare con quattro sassi. A Tarquinia invece non c’è giorno in cui non si parli (a volte con lo “stra” davanti) dell’affaire legato alla Tirrenica. Quel lembo di autostrada in modalità cantiere-sempre-aperto che ormai è diventato un oggetto misterioso, nonché complicato, legato a mille fili e altrettanti cavilli.

A riguardo hanno detto la loro praticamente tutti. Dagli enti competenti al Gabibbo. Disegnando piste e alternative. Toccando il fondo o a volte promettendo l’impossibile. Fatto sta che la situazione è quella che è. Che i grattacapi crescono sicuramente più dei turisti. Che gli ultimi avvenimenti hanno messo in allerta le forze comunali.

Il sindaco Mauro Mazzola pochi giorni addietro ha puntato i piedi e sbattuto i pugni sul tavolo. Insomma, ha alzato la voce. Le dimissioni di Bargone, il commissario, hanno nuovamente rallentato la zuppa. E in ballo ci stanno giusto quei 270 milioni. Che non sono bruscolini. Chiusi dentro un cassetto del Governo, che qualora non venisse aperto, segnerebbe l’inizio della fine. Opera incompiuta, si dice in questi casi. E la provincia di Viterbo sa bene cosa significa.

Le ultime news però son buone. Almeno. Lo sono a metà. “Il presidente della Regione Zingaretti convocherà un tavolo istituzione – dice proprio il primo cittadino – ho personalmente dialogato con Nicola, che si è subito dimostrato disponibile. Come lui anche il consigliere Panunzi”.

Della serie, sediamoci e parliamone. “Logico che siamo preoccupati – prosegue – dobbiamo pianificare e trovare una soluzione. Zingaretti ha espresso pieno sostegno alla nostra richiesta di un confronto con gli attori istituzionali, per sottolineare la necessità di accelerare i lavori. In modo particolare quelli per il ponte sul fiume Mignone. Che deve essere realizzato prima della fine del lotto 6A, per ricucire la viabilità secondaria e garantire il diritto alla mobilità”.

Entro una settimana dovrebbe tenersi il vis a vis. Dio solo sa cosa ne uscirà. Mazzola stesso non si sbilancia in pronostici. Seppur palesando un lieve sorriso d’incoraggiamento.
E poi ci sarebbe pure da pensare al discorso delle quante imprese locali saranno impegnate. Da contratto un bel po’. Poi c’è chi dice meno. “I dati non coincidono”, chiude secco così il sindaco. Come a dire: ora pensiamo al tavolo. Che i problemi vanno affrontati uno alla volta.

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