No. Non ci sarà Nek. Zero Gerardine Trovato. E manco i vari Marco Mengoni. Che tutto sommato… Peccato invece per la location. L’arena di Verona ha pur sempre il suo fascino. Ma via della Cava a Viterbo non è certo da buttar via. Comunque. Torna Santa Rosa. Torna la Mini Macchina. E quindi torna anche il FestivalBaretto. Quinta preziosissima edizione. Se non negli artisti, sicuramente nelle idee e nella leggerezza. Ancora una volta al bar Valeri. Quello del signor Gianni. Una stanzino piccolo, lungo, curato e zeppo di cose buone. Con una veranda che affaccia sul trasporto, tutta da gustare e da riempire.
Ma cos’è il FestivalBaretto? Un modo semplice e simpatico per festeggiare i piccoli Facchini. Con musica e con canzoni, chiaramente. E dato che questi giorni sono zeppi di tradizioni e di storia, meglio affidarsi ad una presenza consolidata. Il maestro Alessandro Prelli. Un uomo buono per tutte le stagioni. Direttore artistico, innanzitutto. Ma anche addetto, in ordine sparso, a sassofono, fisarmonica, tastiere e chitarra. Una garanzia. Che ha addirittura esportato il format su altri litorali vicini e lontani.
L’appuntamento, stiamo parlando di stasera, inizia alle 22. E Prelli sarà accompagnato da chiunque ne abbia voglia (o se la senta). “Il bello di questa manifestazione – spiega proprio Gianni, il titolare – è che si improvvisano cantanti un po’ tutti. Dagli amici ai clienti abituali, fino ai passanti che quella sera affollano numerosissimi la zona. Ecco, riusciamo a creare una festa che va avanti sino all’una. Via dalla Cava si riempie e si sta in allegria insieme”.
Per logica l’ingresso è gratuito. E il modesto palcoscenico risulta senza dubbio adatto a qualsiasi tipo di ugola. Anche le peggiori. Tanto la luce è bassa e per Santa Rosa si è tutti più buoni. I pomodori al massimo li si usa per la conserva.
